L’Agcom (Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni) ha approvato un nuovo regolamento (con delibera n. 106/25/CONS) per contrastare il fenomeno del cosiddetto “spoofing“, ovvero la falsificazione del numero chiamante (CLI – Calling Line Identity). In particolare, con la delibera n. 252/16/CONS vengono incluse ulteriori disposizioni a tutela degli utenti. Il nuovo regolamento abroga e sostituisce il precedente del 2016. Ecco quali sono le principali novità messe in campo dall’Agcom.
Leggi anche: L’IPO elettrizza CATL, il più grande produttore di batterie per auto elettriche. Il debutto in Borsa è da record
Le nuove misure anti-spoofing di Agcom
Per arginare le pratiche di telemarketing e teleselling aggressivo, spesso effettuate tramite numeri fittizi non registrati, sono state definite nuove misure tecniche per proteggere gli utenti da frodi perpetrate attraverso l’alterazione del numero chiamante. I criminali informatici utilizzano questo sistema truffaldino per far apparire un numero come se fosse appartenente a soggetti istituzionali o privati (banche, forze dell’ordine, ecc.).
Una delle principali novità del regolamento riguarda l’introduzione dell’obbligo, per gli operatori italiani, di bloccare le chiamate provenienti dall’estero che presentino in modo illegittimo un numero fisso o mobile italiano. In particolare, gli operatori nazionali incaricati della ricezione di tali chiamate dovranno impedire la terminazione sul territorio italiano, salvo che il chiamante non risulti effettivamente in roaming.
L’implementazione di questa misura avverrà in due fasi successive alla pubblicazione della delibera: dopo tre mesi scatterà il blocco per le chiamate internazionali con numero fisso italiano, mentre dopo sei mesi sarà esteso anche a quelle con numero mobile.
Parallelamente, il tavolo tecnico proseguirà le sue attività per individuare ulteriori interventi volti a contrastare altre modalità di contraffazione del numero chiamante, soprattutto in ambito nazionale, e per monitorare costantemente l’evoluzione del fenomeno.
Traffico dati e classificazione offerte
Il Regolamento introduce anche un sistema di classificazione per le offerte di servizi mobili su tecnologia 5G, finalizzato a rendere più trasparenti le caratteristiche tecniche dei piani tariffari. Gli utenti saranno guidati nella scelta attraverso l’uso di bollini colorati che indicano la presenza o meno di limitazioni di velocità:
- Bollino verde: offerta 5G senza alcuna limitazione contrattuale di velocità;
- Bollino giallo: offerta con limite di velocità pari o superiore a 20 Mbit/s;
- Bollino rosso: offerta con limite di velocità inferiore a 20 Mbit/s.
Ogni bollino conterrà l’indicazione esplicita della velocità massima applicata, permettendo una comprensione immediata delle prestazioni effettive del servizio.
Una particolare attenzione è stata dedicata alle offerte destinate a categorie specifiche di utenti, per le quali sono stati rafforzati gli obblighi informativi. Inoltre, è stato integrato l’obbligo di avviso all’utente al raggiungimento dell’80% del traffico dati incluso nell’offerta, con l’aggiunta di una misura automatica di blocco al superamento del 100%. In questo caso, per riattivare la navigazione sarà necessario il consenso esplicito dell’utente, al fine di proteggerlo da costi imprevisti e migliorare l’esperienza d’uso.
Altra novità importante riguarda l’introduzione dell’obbligo di preavviso di almeno un mese in caso di cessazione di servizi da parte di un operatore. Tale comunicazione dovrà essere formulata in modo chiaro e includere informazioni utili al passaggio tempestivo verso un altro fornitore.
Il Presidente dell’AGCOM, Giacomo Lasorella, ha commentato l’adozione del nuovo Regolamento sottolineando l’importanza del lavoro svolto: «L’autorità si è impegnata ad individuare le soluzioni più avanzate per contrastare le pratiche di telemarketing aggressivo, delle quali tutti siamo quotidianamente vittime. Contiamo su una puntuale e tempestiva applicazione delle nuove regole da parte degli operatori telefonici, in linea con quanto ampiamente discusso nell’apposito tavolo tecnico».