Una scrittura della storia eccelsa e una caratterizzazione dei personaggi che permette più volte di empatizzare con loro. Nessuno ci ha mai lasciato indifferenti. Del resto la penna è di due esperti del settore dei videogiochi come Kazutaka Kodaka e Kotaro Uchikoshi, insieme per la prima volta per proporre un’avventura che ha molto del narrativo e della visual novel, ma rende tutto assai più dinamico grazie a sessioni di combattimenti a turni. Per chi ha la passione della distopia, dell’humor molto nero e degli anime (magari in un Giappone estremo), The Hundred Line: Last Defense Academy è un prodotto davvero interessante che siamo certi farà le gioie di molti. Lo abbiamo testato su Nintendo Switch.
The Hundred Line: Last Defense Academy, la recensione
La storia è senz’altro la parte centrale di The Hundred Line: Last Defense Academy, un’avventura ambientata a Tokyo. La capitale giapponese però non è quella che tutti noi conosciamo. Qualcosa di devastante è successo e al posto del cielo i suoi abitanti hanno un inquietante pannello sopra la testa, uno scudo che rende le giornate non proprio spensierate.

La routine quotidiana è ben ritmata dagli avvisi e, soprattutto, in certi momenti squillano forti allarmi per intimare alle persone di trovare riparo il prima possibile. Ci sono spaventose minacce che incombono su tutti e, tanto per cambiare, un giorno le cose precipitano. Il protagonista di The Hundred Line: Last Defense Academy è Takumi Sumino, adolescente come tanti altri con una immancabile cotta per l’avvenente Karua.

I loro destini si separano quando un evento scaraventa l’innamorato in una situazione molto ingarbugliata e claustrofobica. Per opporsi all’avanzata di orribili mostri alieni deve raccogliere le forze e potenziarsi nelle aule di una scuola, in compagnia di altri studenti. Non immaginatevi scene alla libro Cuore: i compagni di viaggio sembrano un’edizione nipponica di Suicide Squad. Ciascun membro ha le sue caratteristiche uniche, le sue follie, i suoi disagi, le sue debolezze. Dovranno trascorrere insieme 100 giorni per evitare che accada l’irreversibile.

Takumi Sumino ha il compito di trascorre del tempo con loro e, vogliamo sottolinearlo, per come è sono stati scritti i dialoghi ogni scambio non sarà mai banale. Anzi, ci consentirà di grattare la superficie delle singole personalità, per scoprirne lati inaspettati e per certi versi commoventi. Il clima generale è comunque spassoso e vivace grazie a tavole ben disegnate.

Ogni giornata ha il suo ritmo e le sue attività. Esplorazione, dialoghi e in alcuni casi combattimenti. Non ci addentriamo troppo nella storia per non rovinare il piacere della scoperta. Preferiamo dirvi due cose sugli scontri: The Hundred Line: Last Defense Academy si propone come uno strategico davvero accessibile e permette dunque di non sconfortare chi ha scelto il titolo per la sua forte anima narrativa.

Su un terreno simile a una scacchiera svettano i nostri eroi, ciascuno con abilità letali differenti. Fronteggeremo boss oppure nemici più abbordabili. Dal punto di vista grafico, c’è stata una cura maniacale ai dettagli, specie quelli più splatter e sconvolgenti. Per posizionare le nostre pedine sarà fondamentale una sapiente gestione dei punti azione. Nel complesso The Hundred Line: Last Defense Academy è un’esperienza artisticamente egregia, che come in altri casi visti in passato, mescola il potere di una storia da visual novel con un combat system dinamico ed essenziale.