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Almeno su di una questione gli Stati Uniti di Donald Trump e il nostro Paese (attualmente tra le nazioni europee maggiormente in linea con le politiche della nuova amministrazione americana) sembrano non pensarla allo stesso modo. O almeno a differire è il parere del numero 1 della CONSOB, autorità amministrativa indipendente che vigila sui mercati, Paolo Savona che proprio non vuol sentire parlare di aperture alle cripto.

Cosa ha detto Paolo Savona sulle cripto

«Non voglio mettere il mio sigillo alla legittimazione delle cripto», ha detto l’ex ministro utilizzando la metafora del falsario che stampa moneta e che andrebbe denunciato per questo. I minatori di cripto per Paolo Savona stanno «sconvolgendo il sistema bancario». Per questo legittimarle come ha fatto recentemente la Casa Bianca costituirebbe per la Ue «un rischio fatale».

Per il presidente dell’Autorità di garanzia se «il mercato vuole la moneta privata, la democrazia deve decidere se la vuole, ma deve sapere dei rischi di fondo che si incontrano nel sostituire la moneta pubblica”. Quindi Paolo Savona si è definito «un matusalemme degli incarichi pubblici» e rivolgendosi ai ragazzi presenti al Festival dell’Economia di Trento ha detto: «dovete chiedervi che finanza volete e come fare a garantire il risparmio dei vostri genitori e vostro».