Alkelux ha vinto il premio di Startup Sarda dell’Anno a SIOS25 Sardinia. Il premio è stato consegnato pochi minuti fa sul palco negli spazi del Polo multifunzionale Sa Manifattura a Cagliari. SIOS25 ha festeggiato la nuova “Startup Sarda dell’Anno” dopo aver raccolto numerose candidature da parte di aziende innovative che hanno sede o operatività sull’isola.
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Che cosa fa Alkelux, Startup Sarda dell’Anno a SIOS25 Sardinia
Alkelux sviluppa bio-additivi antimicrobici per imballaggi alimentari e lo fa a partire da scarti vegetali. Il prodotto prolunga la shelf-life di alimenti deperibili come frutta e pane allungando la durata fino a una settimana in più. La startup sarda si rivolge alle aziende produttrici di packaging alimentare senza alcuna richiesta di modifiche o interventi agli impianti esistenti.

Al momento Alkelux ha raggiunto un livello di maturità tecnologica (TRL 7) e sta completando i test su confezioni per fragole. Il business model è B2B, flessibile e orientato alle esigenze dei singoli clienti. In questo articolo trovate tutte le altre startup che hanno gareggiato a SIOS25. Il team di Alkelux è composto da Matteo Poddighe, Emina Bilanovic, Carlo Usai e Davide Sanna.
La storia di Alkelux
Il nome Alkelux nasce dalla fusione di due concetti: “Alke,” ispirato all’alchermes, un elisir ritenuto dagli alchimisti dell’antichità un rimedio universale, e “Lux,” che significa luce. La startup ha scelto questo nome perché l’additivo è stato testato su virus, batteri e muffe, dimostrandosi efficace nel debellare una vasta gamma di patogeni. La particolarità di Alkelux risiede nella sua fotoattività: se esposto alla luce solare o artificiale, l’additivo potenzia l’azione antimicrobica.
Durante il dottorato di ricerca, mentre studiava superfici antivirali per il Covid 19, Matteo Poddighe ha sviluppato una struttura antimicrobica innovativa basata su un componente della liquirizia. Questa molecola, che è alla base del brevetto, è stata isolata con successo dagli scarti di lavorazione grazie alla collaborazione con l’azienda Liquirgam di Cosenza, che produce ogni anno circa 12 tonnellate di scarti di liquirizia biologica. Attualmente la startup in laboratorio ed è in programma la costruzione di un impianto pilota a Sassari.