Si muove immediatamente l’Unione europea a seguito della decisione di Donald Trump di infliggere ai Paesi che ne fanno parte dazi al 30 per cento: convocata per domani pomeriggio una riunione del Coreper, acronimo di Comitato dei Rappresentanti Permanenti, organo deputato a preparare i lavori del Consiglio dell’Unione Europea.
L’Olanda: contro dazi fare fronte comune
“L’annuncio degli Stati Uniti di imporre dazi del 30% sulle merci importate dall’Unione europea è preoccupante e non è la via da seguire. La Commissione europea può contare sul nostro pieno sostegno. Come Unione europea dobbiamo rimanere uniti e determinati nel perseguire un risultato con gli Stati Uniti che sia reciprocamente vantaggioso”, ha scritto su X il primo ministro dell’Olanda, Dick Schoof.
La Lega accusa la Germania
Ma in Italia c’è già chi si avventura a incrinare il fronte comune nella Ue scatenando zizzania. La Lega, partito di governo che ha nel proprio segretario federale, Matteo Salvini, anche uno dei due vicepremier, attacca infatti la Germania: “Trump non ha motivi per prendersela col nostro Paese, ma ancora una volta paghiamo il prezzo di un’Europa a trazione tedesca”.

Quindi una bordata alla Commissione (che pure include tra i suoi vice Raffaele Fitto, membro di FdI e partner all’interno dell’esecutivo italiano di cui la Lega fa parte) “anziché minacciare ritorsioni che Oltreoceano potrebbero solo far sorridere, la tedesca Von der Leyen azzeri l’eccesso di burocrazia Ue che è il vero dazio che pagano le nostre imprese come dimostrano i danni dell’ideologia green deal. Le follie di Bruxelles hanno danneggiato imprese e famiglie europee ben prima dei possibili dazi di Trump”.