NAVER ha annunciato l’acquisizione della piattaforma Wallapop per 600 milioni di euro. Quando nel 2024 l’ex startup spagnola aveva chiuso il round Serie G raccogliendo 20 milioni la valutazione era stata superiore (806 milioni di euro). Come hanno spiegato le aziende in un comunicato congiunto, l’operazione è appoggiata dalla maggioranza degli azionisti e verrà completata nei prossimi mesi. Ci sarà ovviamente una fase di approvazioni normative.
“Il nostro obiettivo – ha dichiarato Soo-yeon Choi, Ceo di NAVER Corp – è preservare l’identità unica di Wallapop e potenziarla con le nostre capacità tecnologiche, in modo che possa continuare a essere leader nel mercato ed espandere il suo impatto in tutta l’Europa meridionale”. Dopo il round Serie G StartupItalia aveva intervistato il Ceo di Wallapop Rob Cassedy.

Cosa fa NAVER, la società che ha comprato Wallapop
Alla fine degli anni Novanta NAVER è stato il primo motore di ricerca attivo in Corea del Sud. Per questo più volte è stata definita come la Google della Corea del Sud. Negli anni ha ampliato i propri servizi digitali e investito in startup e scaleup in tutto il mondo. In Europa, ad esempio, ha destinato oltre 500 milioni di euro a 30 società in portafoglio, tra cui 8 unicorni. Nel 2024 ha registrato 7,27 miliardi di euro di ricavi. A giugno scorso ha raggiunto una capitalizzazione di mercato pari a 30,9 miliardi di euro, divenendo la quinta società quotata in Corea del Sud per dimensioni.

Nel 2017, la società ha acquisito il centro di ricerca Xerox di Grenoble, in Francia, ribattezzato poi NAVER LABS Europe. Gli obiettivi di NAVER su Wallapop puntano alla crescita di un player che si è affermato soprattutto nella parte meridionale del Vecchio continente e la cui community conta 19 milioni di persone che pubblicano all’anno più di 100 milioni di inserzioni. Fondata a Barcellona nel 2013 e attiva in Spagna, Italia e Portogallo, si è posizionata nel segmento della second-hand economy.