Dopo il via libera da parte del CIPESS al progetto del Ponte sullo Stretto di Messina, i lavori entrano nella fase operativa. A lavorarci saranno la società concessionaria Stretto di Messina e il contraente generale Eurolink, guidato da Webuild. «L’approvazione del progetto segna l’inizio di una nuova stagione di visione, coraggio e fiducia nelle capacità dell’industria italiana e di tutto il comparto produttivo del settore infrastrutturale – ha dichiarato al Sole 24Ore Pietro Salini, amministratore delegato di Webuild che guida il consorzio Eurolink per la costruzione dell’opera – Il ponte metterà in moto un grande progetto infrastrutturale diffuso in tanti cantieri all’opera in contemporanea, un volano di crescita, occupazione e legalità per tutto il Sud Italia. L‘opera sarà dotata di tecnologie avanzate per la sicurezza e la manutenzione e sarà realizzata secondo i più alti standard ingegneristici internazionali».

Ma a quanto ammontano i costi per la realizzazione e quanto sarà grande l’opera?
I numeri del Ponte sullo Stretto
La realizzazione del progetto approvato dal Cipess è stata stimata in 10,6 miliardi di euro.
Il ponte presentato nel progetto approvato sarà lungo 3.666 metri, con una campata centrale sospesa di 3.300 metri. È proprio questo numero a fare la differenza: la campata unica sarà la più lunga al mondo. Largo circa 60 metri, sarà così strutturato: tre corsie stradali per senso di marcia, due binari ferroviari e due corsie di servizio.
La capacità massima di transito è stata stimata in 200 treni/giorno e 6.000 veicoli/ora, e sarà aperto 365 giorni l’anno, 24 ore al giorno.
Con un sistema infrastrutturale che sarà realizzato su entrambe le sponde dello Stretto, con oltre 40 chilometri di strade e ferrovie, sono previste opere di collegamento funzionali e non funzionali al Ponte (tra cui tre stazioni ferroviarie a Messina e il centro direzionale in Calabria) e opere di mitigazione e compensazione ambientale, territoriale e sociale. Tra le più grandi previste ci sono anche tre stazioni ferroviarie nella città di Messina (Papardo, Annunziata ed Europa), che permetteranno di collegare il ponte con Università, ospedali e con il centro cittadino.
Chi lavorerà al ponte sullo Stretto?
Come anticipato, i lavori per la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina saranno eseguiti da Webuild, colosso da 85mila dipendenti impegnati nella realizzazione di grandi opere complesse che nel 2023 vantava un fatturato da 9-9,5 miliardi di euro e un portafoglio ordini da 63 miliardi. Tra le opere più importanti realizzate dall’azienda romana ci sono il ponte Genova San Giorgio al Secondo e Terzo Ponte sul Bosforo. Ad affiancare Webuild ci saranno importanti player internazionali come il Gruppo Sacyr (Spagna), che già ha lavorato in partnership con l’azienda romana per il progetto di ampliamento del Canale di Panama, e IHI (Giappone), che ha realizzato ponti come l’Akashi in Giappone, l’Osman Ghazi in Turchia e il ponte sul Danubio a Braila in Romania, assieme ad altri partner italiani tra cui Condotte e Itinera.
«La realizzazione del ponte sarà anche una straordinaria opportunità per il futuro dei giovani. I talenti dell’ingegneria italiana, i manager e gli operai del settore avranno finalmente la possibilità di impegnarsi, a casa propria, su una delle opere più sfidanti al mondo», conclude Salini.