Il 2025 sarà segnato sul calendario come un anno nero per le attività di ricezione turistica in Italia. Nella maggioranza dei casi questo crollo è dovuto ai continui rincari a fronte di stipendi che sono rimasti sostanzialmente gli stessi negli ultimi anni. Il Codacons ha condotto un’indagine sulla base di dati Istat che analizza tutti gli aumenti dei prezzi: dai voli ai treni, dagli hotel alle auto a noleggio. Ecco che cosa è emerso.
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L’indagine del Codacons
Secondo l’indagine del Codacons questa estate i prezzi degli aerei in Italia sono aumentati del 35,9%, i traghetti del +10,9%,i pacchetti vacanza segnano un +10,3%, le auto a noleggio un +9,9%, gli stabilimenti balneari +3,4%, case vacanza, b&b e altre strutture ricettive hanno aumentato i prezzi del +6%, musei e monumenti storici del 4%. In un solo mese le tariffe di villaggi vacanza e campeggi si impennano del +15,7% mentre le crisi geopolitiche e il crollo della domanda dei prezzi fanno scendere il costo dei voli intercontinentali del 6,3%.
«Si conferma la stangata sulle vacanze estive degli italiani, con tutte le voci legate a viaggi e turismo che segnano fortissimi rincari rispetto allo scorso anno», si legge nella nota diffusa dal Codacons, che precisa che a luglio l’inflazione è rimasta stabile e ha registrato un aumento medio del +1,7% su anno che, in termini di spesa e considerati i consumi totali delle famiglie, equivale ad un maggiore esborso pari a +559 euro annui per la famiglia “tipo”, +761 euro per un nucleo con due figli.
«L’estate 2025 sarà particolarmente salata per gli italiani, e dall’Istat arriva oggi la conferma dei fortissimi aumenti di prezzi e tariffe che stanno interessando il comparto turistico – afferma il presidente Carlo Rienzi – Rincari che portano una fetta crescente di cittadini a rinunciare alle vacanze estive, con circa un italiano su 2 (il 49%) che quest’anno non si concederà una villeggiatura tra giugno e settembre».