Brutte notizie per i turisti in partenza per l’America. Come riporta infatti la testata capitolina Il Messaggero, con l’ultima novella legislativa Donald Trump non ha assestato solo una botta, probabilmente parecchio dura, al commercio cinese andando a tassare le spedizioni di modico valore, ma metterà pure le mani nelle tasche e nelle valigie dei turisti.

Dazi usa, attenzione a cosa mettete in valigia
Sì, perché, dettagliano sul quotidiano capitolino, alla dogana si controllerà anche il valore dei beni che i viaggiatori hanno con sé. Se per esempio chi oggi è in partenza per New York dovesse portare con sé con una bottiglia pregiata di Brunello di Montalcino in valigia del valore di 201 dollari per farla assaggiare a un parente o a un amico lontano – esemplificano sul Messaggero -, dovrà fare i conti alla dogana degli Stati Uniti con dazi di circa 30 dollari, ovvero poco più di 25 euro.
Così i dazi di Trump colpiscono i beni nei trolley dei turisti
Si tratta dell’ennesimo balzello voluto dal presidente americano Trump per scoraggiare l’arrivo di beni extra-USA e incoraggiare l’acquisto di quelli americani. Mentre finora l’eco della stampa aveva riguardato i dazi sul commercio, in pochi si erano concentrati sulle nuove tasse doganali sui beni personali trasportati negli Usa direttamente dai viaggiatori nei loro bagagli. Le nuove tariffe si applicano anche sui piccoli pacchi spediti via posta negli Stati Uniti.
Per evitare brutte sorprese alla dogana meglio evitare di portare con sé nel trolley beni di particolare valore: il contenuto della valigia dovrà essere al di sotto dei 200 dollari, 100 dollari in più insomma della franchigia applicata sui pacchi, anche questi come già si diceva soggetti a nuovi dazi dal 29 agosto.

Come sottolineano sul quotidiano romano, i turisti, soprattutto quelli europei, dovranno stare attenti alla moda, perché se hanno in valigia una borsetta firmata del valore di 500 dollari destinata a un’amica che abita negli Stati Uniti la tassa da pagare, una volta toccato il suolo statunitense, sarà di 75 dollari (circa 64 euro). Per un completo made in Italy da 700 dollari il costo sale a 90 euro circa.
I turisti dovranno compilare un apposito modulo (il modulo 6095B) da consegnare all’arrivo in aeroporto alla US Customs and Border Protection, l’autorità doganale degli Stati Uniti, per denunciare ciò che portano con sé. Meglio non fare i furbi perché si prevedono controlli a campione. Ma soprattutto meglio aver chiaro che i dazi sui beni dei turisti al 15%, una volta superato il limite dei 200 dollari, si applicano su tutti i prodotti che il viaggiatore ha con sé destinati a rimanere sul suolo USA, compresi quelli non destinati alla vendita.