Uno Startup Studio o Venture Builder è un’organizzazione che crea e sviluppa startup agendo come fondatore o co-fondatore e detiene una quota di capitale di queste nuove imprese. Dal recente “Report sugli Startup Studio e Venture Builder Italiani 2025”, relativo all’anno 2024, emerge un comparto in crescita. La ricerca è stata condotta dal professore Paolo Landoni del Politecnico di Torino e dal team Social Innovation Monitor (SIM) sugli Startup Studio e Venture Builder (SS/VB) in Italia in collaborazione con InnovUp.

«Gli Startup Studio e Venture Builder stanno dimostrando di essere un motore essenziale per la nuova imprenditorialità italiana, capaci di generare posti di lavoro qualificati, attrarre capitali e accelerare l’innovazione. Per questo suggeriamo l’istituzione di un Registro Nazionale e misure concrete che rafforzino la capacità dell’Italia di competere a livello internazionale», ha dichiarato Giorgio Ciron, Direttore di InnovUp.
Quanti sono gli Startup Studio e i Venture Builder in Italia?
In Italia operano 56 Startup Studio e Venture Builder, concentrati soprattutto in Lombardia (45%), Lazio e Piemonte (36%). Il comparto ha generato nel 2023 un fatturato complessivo di oltre 30 milioni di euro su un campione di 43 realtà analizzate su 56, per una media di 545,33 mila euro. Secondo le stime, impiegava circa 490 addetti nel 2024 e ha dimostrato un contributo alla creazione d’impresa.
Solo nell’ultimo triennio (2022–2024) sono state valutate oltre 4mila idee imprenditoriali, con una percentuale in crescita del 67% dal 2022 (anno in cui sono state valutate 999 idee) al 2024 (per un totale di 1.674) e condotti più di 190 progetti.
Negli ultimi 3 anni sono state co-fondate circa 145 nuove startup, di cui circa 80 nel 2024, in crescita di più del 120% dall’anno precedente. Le startup supportate hanno raccolto complessivamente oltre 41 milioni di euro di finanziamenti. Nonostante il ruolo crescente, il modello non gode però di un riconoscimento formale nel quadro normativo italiano.

La proposta di InnovUp per Startup Studio e Venture Builder
In punti ecco la proposta presentata da InnovUp per dare un riconoscimento normativo a Startup Studio e Venture Builder:
- Istituzione di un Registro Nazionale degli Startup Studio, simile alla sezione speciale del Registro delle Imprese dedicata agli incubatori o acceleratori certificati.
- Integrazione dell’Articolo 29-bis, Comma 1, del Decreto-Legge 18 ottobre 2012, n. 179, aggiungendo dopo le parole “di organismi di investimento collettivo del risparmio che investano prevalentemente in start-up innovative” le seguenti: “e altre società che investano prevalentemente in imprese start-up innovative”, al fine di ampliare la platea dei soggetti che possono beneficiare delle agevolazioni fiscali per gli investimenti in startup innovative, includendo società diverse dagli OICR.
- Deroghe mirate alla normativa vigente: possibilità per gli Startup Studio di detenere partecipazioni superiori al 25% nelle startup innovative senza perdere il diritto agli incentivi fiscali, alla luce del loro peculiare modello di business che li vede co-founder delle startup; possibilità di costituire nuove imprese anche tramite operazioni straordinarie (fusioni, scissioni, cessioni di ramo d’azienda) nell’ambito di un processo di validazione imprenditoriale; esenzione da alcune cause di esclusione previste per altri investitori.
- Meccanismi di co-investimento pubblico-privato, che vedano il coinvolgimento di CDP Venture Capital e fondi regionali, al fine di attrarre capitali esteri e rafforzare la capacità degli Startup Studio di scalare rapidamente.
- Estensione degli incentivi fiscali alle imprese corporate che investono negli Startup Studio certificati, prevedendo crediti d’imposta analoghi a quelli già riconosciuti per investimenti diretti in startup innovative.