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Se la finanza tradizionale guarda spesso solo ai numeri, la finanza a impatto misura anche l’impatto che quei numeri generano sulle persone, sulle comunità e sui territori. È questo l’ambito di attività di Fondazione Social Venture Giordano Dell’Amore (“FSVGDA”): un ponte tra filantropia e impresa, tra capitale e innovazione sociale. Nata dall’eredità di due storiche realtà filantropiche ed emanazione di Fondazione Cariplo, FSVGDA accompagna startup, imprese e cooperative lungo l’intero percorso di crescita, mettendo a disposizione risorse economiche e competenze.
Dalle call for impact di Get it! ai programmi mirati come Impact4Coop e Impact4Art, l’obiettivo è sempre lo stesso: sostenere chi prova a innovare nei settori culturali, sociali e ambientali, spesso lontani dai radar della finanza tradizionale. Ne abbiamo parlato con Marco Gerevini, Consigliere Delegato di FSVGDA, attiva dal 2017 e che, a oggi, ha investito circa 13 milioni di euro in 62 iniziative a impatto e offerto oltre 160 percorsi di incubazione, accelerazione e mentorship a startup con modelli di attività ad alto contenuto sociale.
Gerevini, in che modo conciliate l’anima filantropica con l’attività di impact investing?
La Fondazione Social Venture Giordano Dell’Amore nasce dalla combinazione di due storiche realtà filantropiche: Fondazione Opere Sociali e Fondazione Giordano Dell’Amore – nata negli anni ’60 a Milano, come Centro per l’Assistenza Finanziaria ai Paesi Africani (Finafrica). Oggi, la Fondazione è attiva come braccio strategico e operativo di Fondazione Cariplo nell’ambito dell’impact investing. Attraverso un’attività integrata di capacity building, investimento e advisory operiamo contemporaneamente sui versanti della domanda e dell’offerta di capitali e competenze, supportando la crescita di iniziative imprenditoriali a impatto – un ampio ventaglio di soggetti che vanno dalle SIAVS agli ETS – lungo tutti gli stadi del loro ciclo di vita.
Qual è la logica che guida i vostri investimenti?
La nostra matrice filantropica si preserva nell’approccio istituzionale all’impact investing: l’attività di investimento diretto e indiretto delle nostre risorse è infatti finalizzata innanzitutto allo sviluppo del settore e alla promozione dell’innovazione sociale. Al fine di massimizzare il potenziale addizionale del nostro intervento, infatti, operiamo con un approccio assimilabile al “social venture capital”, investendo tipicamente con partecipazioni di minoranza e obiettivi di rendimento calmierati su orizzonti temporali di medio-lungo periodo. Questo ci consente di supportare iniziative imprenditoriali talvolta poco mature e spesso al di fuori del radar di interesse degli investitori tradizionali, rinunciando in alcuni casi a una parte del rendimento finanziario in favore dell’impatto atteso: un requisito imprescindibile e trasversale a tutte le nostre attività.

Perché capacity building e impact investing sono così legati nel vostro modello?
L’offerta di competenze sul mercato rappresenta uno strumento centrale nel modello di intervento promosso dalla Fondazione. Le iniziative di capacity building sono orientate allo sviluppo di una domanda di capitali più solida e strutturata e costituiscono una condizione necessaria a rendere l’attività di impact investing sostenibile e attrattiva per gli investitori, specialmente in settori ancora poco interessanti per la finanza tradizionale, come quello sociale o culturale.
Ci può raccontare i risultati raggiunti dal programma Get it!
Con Get it! – il programma di capacity buildingsviluppato in partnership con Cariplo Factory e sostenuto da Fondazione Cariplo – abbiamo promosso 23 “Call for Impact”, che hanno raccolto 1.749 candidature, consentendo alla Fondazione di finanziare 164 percorsi di incubazione/accelerazione e mentorship e di investire 1.3 milioni di euro in 22 startup a impatto. Nell’ambito del programma, inoltre, FSVGDA ha erogato 1,9 milioni di euro in servizi di incubazione, accelerazione e accompagnamento alle startup, coinvolgendo nei percorsi di empowerment 45 mentors.
Cosa offrite a Startup, imprese, Cooperative?
Oggi, i nostri target di riferimento, che sono startup, imprese e veicoli di investimento a impatto, possono contare su vari programmi di capacity building e di investimento e servizi di advisory, sviluppati nel tempo per supportare le imprese durante tutti gli stadi del loro ciclo di vita.
Quali sono le opportunità a disposizione di startup, imprese e cooperative?
Il ventaglio è ampio e copre diverse fasi del ciclo di vita imprenditoriale. C’è ad esempio Get it! – Percorso di Valore, il programma sviluppato con Cariplo Factory che offre incubazione, accelerazione, mentorship e investimenti fino a 100mila euro. Una call for impact è tuttora aperta, con scadenza fissata al 30 settembre.
Clicca qui per candidarti a Get it!
E per gli investimenti diretti?
Sul fronte degli investimenti diretti, la Fondazione adotta un approccio articolato: può intervenire con risorse proprie in start-up innovative a vocazione sociale, imprese sociali, cooperative e società benefit, con ticket tra 100mila e 400mila euro. In parallelo è attivo il programma di investimenti GDA Invest, che prevede investimenti più consistenti – dai 400mila euro fino a 1,5 milioni – sempre in realtà a impatto.
Per quanto riguarda i settori più tradizionali del Terzo Settore o quelli culturali?
Qui entrano in gioco programmi mirati. Con Impact4Coop, sostenuto dall’Area Servizi alla Persona di Fondazione Cariplo, la Fondazione contribuisce al rafforzamento patrimoniale e allo sviluppo delle Cooperative Sociali: la prima edizione ha mobilitato 2,2 milioni di euro, la seconda è tuttora in corso con ulteriori 1,8 milioni di euro destinati a cooperative di tipo A, B o miste. Nel campo culturale, invece, Impact4Art sostiene le imprese creative e culturali a impatto, favorendone la crescita e l’innovazione. Infine, accanto al capitale, la Fondazione mette a disposizione anche competenze: l’Evaluation Lab è l’unità dedicata alla consulenza strategica e alla valutazione dell’impatto sociale, che fornisce servizi di advisory e capacity building a imprese, fondi e organizzazioni del Terzo Settore.