Secondo GF Report, la prima ricerca italiana dedicata al futuro del modello economico globale promossa da Grateful Foundation ETS e realizzata da Metrica Ricerche (Gruppo TradeLab) col supporto di Human Economic Forum, I-AER, Skuola.net e University Box, i cittadini chiedono un’immediata svolta verso un’economia più umana, etica e sostenibile. Ecco che cosa è emerso dalla ricerca che ha preso in esame 1000 interviste a: Generazione Z, Generazione X, Millenials e Senior (55+). Il questionario ha avuto come focus quello di esplorare la domanda di un nuovo paradigma economico sistemico e umano-centrico, per legittimare l’economia sferica e la Humanovability come risposte credibili e desiderabili alle sfide del nostro tempo.
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I risultati della ricerca
Dalle prime evidenze che emergono dalla ricerca, i cittadini italiani chiedono una svolta verso un’economia più umana, etica e sostenibile, che rimetta al centro l’essere umano e il suo più profondo stato di coscienza, la comunità e i territori, il pianeta. In particolare, dal report è emerso che:
- Quasi 1 italiano su 2 si definisce cittadino attivo (45,9%), mentre il 38% si riconosce come consumatore consapevole;
- Il 50% immagina un’economia futura più tecnologica e automatizzata, ma cresce la quota di chi auspica modelli più rispettosi dell’ambiente (24,3%) e centrati sulle persone e le comunità (18%);
- Oltre il 55% prevede cambiamenti radicali del proprio stile di vita nei prossimi 5 anni, spinti da tecnologia e sostenibilità;
- Inclusione (34,7%), responsabilità (33,7%) e innovazione emergono come valori-guida condivisi;
- Il 52,9% valuta le imprese sulla coerenza tra valori dichiarati e azioni concrete, e oltre il 45% sul loro impatto sociale;
- Sempre più consumatori sono pronti a pagare un premium price per prodotti responsabili.
Tra gli insight chiave, dalla ricerca emergono 10 evidenze fondamentali:
- Economia percepita come ingiusta e da rinnovare: richiesta diffusa di un cambiamento radicale.
- Domanda di un modello umano-centrico e sostenibile: centralità della persona e tutela dell’ambiente come priorità.
- Giovani in prima linea: Gen Z e Millennials i più pronti ad adottare nuovi paradigmi.
- Sostenibilità come driver di consumo: l’ambiente condiziona concretamente le scelte quotidiane.
- Disponibilità a pagare di più per prodotti responsabili.
- Fiducia selettiva: cala verso le istituzioni, cresce verso imprese e comunità locali.
- Coerenza e impatto sociale come criteri di scelta per brand e datori di lavoro.
- Inclusione, innovazione e responsabilità come valori cardine.
- Imprese come attori sociali, capaci di generare coesione e benessere comunitario.
- Italia come laboratorio creativo e culturale per avviare un nuovo modello economico mondiale.
La ricerca conferma, inoltre, che la sostenibilità sociale deve tradursi in impatto misurabile sui territori: per il 64,3% degli italiani (44,2% molto importante e 20,1% essenziale) è prioritario che le imprese promuovano il benessere delle comunità locali, e oltre la metà dichiara di averne osservato esempi concreti (57,9%), indicando la comunità come luogo primario in cui si costruiscono fiducia, coesione e reputazione, e come criterio decisivo per valutare l’operato dei brand insieme a inclusione e coerenza tra valori dichiarati e azioni.
“La sfericità rappresenta la continuità evoluta della circolarità: un modello che non si limita a chiudere i cicli, ma li apre a un movimento infinito, inclusivo e rigenerativo, capace di unire tecnologia e progresso, sostenibilità e impatto, umanesimo e benessere”, spiega Oscar Di Montigny, Presidente e fondatore della Grateful Foundation.
“Il messaggio è inequivocabile: le persone chiedono un’economia che non sia più lineare o piramidale, ma sferica, capace di includere valori, responsabilità e innovazione in un unico orizzonte di senso”, conclude Di Montigny.
La ricerca conferma l’attualità e necessità dei pilastri dell’economia sferica e della humanovability:
- Centralità della persona, dignità e coesione sociale.
- Sostenibilità come leva di equità e rigenerazione ambientale.
- Innovazione orientata al bene comune, valutata per coerenza etica e impatto reale.
Le aziende non sono più viste solo come produttori di valore economico, ma come agenti di benessere collettivo. L’Italia, con il suo patrimonio culturale e creativo, viene percepita come potenziale culla di un nuovo modello economico e sociale mondiale.