Continua a essere l’arma negoziale preferita di Donald Trump. Il presidente degli Stati Uniti ha annunciato che dal primo ottobre, fra pochi giorni dunque, introdurrà una nuova serie di dazi su vari prodotti per costringere le aziende produttrici a trasferire gli stabilimenti con annessi posti di lavoro e investimenti sul suolo americano. Da quando è tornato alla Casa Bianca il tycoon ha introdotto dazi contro mezzo mondo: 15% per l’Unione Europea, 50% per l’India, 35% per il Canada, 50% per il Brasile (per citarne alcuni).

I nuovi dazi di Donald Trump
Come sempre accade, Trump ha presentato la novità dal proprio profilo Truth: dal primo ottobre «imporremo dazi al 100% su qualsiasi prodotto farmaceutico di marca o brevettato, a meno che un’azienda non stia costruendo il proprio stabilimento di produzione farmaceutica in America». E non è tutto: il presidente USA ha detto che dal prossimo mese saranno imposte tariffe del 50% sui mobili importati negli Stati Uniti, così come tariffe del 25% per i camion. L’obiettivo è quello di proteggere i produttori americani.
Nel frattempo gli Stati Uniti festeggiano la crescita economica: nel secondo trimestre 2025 il PL è salito del 3,8% stando ai numeri del Bureau of Economic Analysis (le attese erano per un +3,3%). Crescono anche i consumi, con un +2,5% anche in questo caso superiore all’aspettativa del +1,6%. «Oggi sono stati pubblicati ottimi dati sull’economia (3,8%!) e sul SUCCESSO che stiamo ottenendo, ma i nostri tassi di interesse sono troppo alti!», ha scritto il presidente in polemica con la FED.