Oggi, giovedì 9 ottobre, gli eurodeputati sono chiamati ad esprimere il proprio voto su una mozione che parla di «una risposta unita alle recenti violazioni russe dello spazio aereo e delle infrastrutture critiche degli Stati membri dell’Unione Europea». Sono settimane che caccia di Mosca e droni effettuano incursioni nei cieli dei Paesi dell’est Europa (casi a Oslo, Copenaghen e Monaco di Baviera). Mosca continua a negare, mentre gli esperti hanno sottolineato che l’obiettivo sarebbe proprio quello di testare le capacità di reazione oltre che di provocare Bruxelles, non così unita rispetto al cosa bisogna fare sul fronte difesa.

Cosa ha detto la presidente von der Leyen sui droni?
«Il muro dei droni – ha spiegato von der Leyen – è la nostra risposta alla realtà della guerra moderna. Pensate a cosa è successo in Polonia. Abbiamo dovuto schierare sistemi molto costosi, jet da combattimento di ultima generazione, per abbattere armi relativamente economiche e prodotte in serie. Questo non è sostenibile». Su questo aspetto la numero 1 della Commissione ha citato l’Ucraina: dopo l’invasione russa nel 2022 Kiev si è attrezzata, mettendo in piedi un’industria senz’altro all’avanguardia per quanto riguarda la difesa e l’attacco bellico tramite droni.
«Abbiamo bisogno – ha proseguito von der Leyen – di un sistema che sia accessibile e adatto allo scopo. Per una rapida individuazione, una rapida intercettazione e, quando necessario, una rapida neutralizzazione. In questo abbiamo molto da imparare dall’Ucraina. Sia in termini di capacità, ma soprattutto per il loro ecosistema di rapida innovazione». Da Rearm Europe a Readiness 2030, il piano di riarmo europeo sta per subire un nuovo rebranding: tra poche settimane Bruxelles presenterà Preserving Peace.

C’è però un tema tecnologico e di costi, oltre che di tempistiche. Difficile dire oggi quanti anni servirebbero all’Europa per attrezzarsi; in più occorre un investimento massiccio. «Solo attraverso la realizzazione di sistemi radar che coprano progressivamente l’intero territorio nazionale sarà possibile garantire la sicurezza dello spazio aereo e distinguere rapidamente se ci troviamo di fronte a droni ostili o meno», ha spiegato Simone Lo Russo, Ceo di Impianti Spa, società attiva in ambito difesa. Intanto sempre oggi sono previste due mozioni di sfiducia alla Presidente della Commissione Europea.