L’undicesima edizione dell’evento milanese vedrà cittadine e cittadini riunirsi per riflettere e confrontarsi attraverso una lunga serie di talk, workshop, inchieste dal vivo, laboratori, performance, momenti musicali
Autore: Paola Centomo
Secondo il Global Gender Gap Report il divario di genere globale sarà colmato nel 2158, all’incirca tra cinque generazioni. Bene l’Europa, che guida la classifica dei 146 Paesi presi in considerazione, ma l’Italia perde ben 8 posizioni, dal 79esimo all’87esimo posto
Arriva in Italia il libro “L’attesa del diavolo”, il diario senza censure di una giovane di inizio 900, che celebra la sua ambizione sfrontata e la vitalità del suo corpo in fioritura
Fu la prima a portare il suo corpo oltre i limiti conosciuti, diventando dunque lei l’antenata assoluta di Simeoni, Vezzali, Pellegrini e delle ora tante regine del nostro sport. Fu una donna nuova perché frantumò le gabbie mentali degli italiani
Su 10.500 partecipanti ai Giochi nella capitale francese, 5.250 sono uomini e 5.250 donne. Continua così una storia puntellata da battaglie per i diritti, conquiste, svolte epocali che atlete e appassionate hanno portato avanti in prima persona e con audacia incredibile
Dalla community di 1000 donne riunite intorno al tech emerge come la sensibilizzazione contro gli stereotipi di genere stia dando i suoi frutti, anche se in Italia c’è ancora molta strada da fare
Dall’11 al 14 luglio nasce a Bologna “Plurali Maschili”, un festival di genere al maschile: quattro giorni di talk, workshop ed eventi insieme a moltissimi ospiti per parlare di corpo, cura, lavoro, sessualità, violenza di genere e femminismi
Storie di donne che non hanno mai smesso di credere in se stesse e hanno rifiutato gli incasellamenti forzati, sfidato gli stereotipi di genere, tracciato strade che somigliassero loro il più possibile
Il linguaggio inclusivo al centro di WORDS – cosa significa parlare inclusivo, il progetto editoriale che ha l’obiettivo di dare risposte pratiche e concrete a dubbi, domande e curiosità sul linguaggio inclusivo.
Se oggi queer è un’identità rivendicata e non più un insulto è anche perché quel rivelarsi in maniera così forte ha dato sicurezza a chi è dentro la comunità e ha fatto crescere, in chi è fuori, la consapevolezza che libertà e rispetto non possono più stare da una parte sola