Il direttore generale di CheBanca!, Roberto Ferrari, traccia un bilancio del 2015 del Fintech italiano. E spiega perché è il momento migliore per crederci
Autore: Roberto Ferrari
La due giorni milanese dedicata al Fintech ha dato spunti interessanti sullo sviluppo del settore anche in Italia. I muri tra le banche devono crollare.
Tra costi, pressioni normative e l’ingresso di nuovi attori nel settore il ruolo delle banche tradizionali e generaliste è a rischio.
Al Finovate di Londra, il più importante evento europeo dedicato al Fintech, ci sono solo una (mezza) startup italiana a 3 banche nostrane
The report by KPMG Australia, AWI, and the Financial Service Council on the 50 most innovative Fintech companies worldwide provides a lot to reflect on. The first, and possibly the most important, is that digital disruption is arriving with force in the world of financial services. The main consequences of this wave will be the… Read more »
Il rapporto di KPMG Australia, AWI e il Financial Service Council ha elencato le 50 startup Fintech più interessanti del momento: ecco come stanno stravolgendo il mercato.
Lending Club, the American personal and small business loan company, went public on the stock market and reached values of 24.69 dollars per share, 65% above the initial offer
Lending Club, la società americana di prestiti personali e a piccole aziende, si è quotata in borsa raggiungendo il valore di 24,69 dollari per azione, il 65% rispetto all’offerta iniziale.
2014 will close as the all time high for VC investments in the Fitech sector, but 2015 may prove to be the year of explotion.
Il 2014 è stato l’anno del fintech: 2,8 miliardi di dollari investiti per una media di 12 milioni per ogni realtà sostenuta. Londra detta la linea, l’Italia c’è.