Robot rigidi, duri e metallici. Il futuro non sarà questo. Grazie alla stampa 3D avremo degli umanoidi sempre più simili anche a noi e in grado di possedere un corpo flessibile e morbido. Tutto accorciando i tempi di produzione e abbattendo i costi dei materiali.
Autore: Valentino Megale
Le app sono figlie di schermi touch mobili e funzioni frammentate, ma oggi stiamo assistendo alla nascita di dispositivi in grado di offrire un unico servizio, adattabile e personalizzato: una Rete Intelligente. Nelle industrie i robot prendono il posto degli operai umani, su Internet i bot sostituiscono i nostri click, ricerche, scelte.
Una maggiore concorrenza si tradurrà in una realtà virtuale e in una realtà aumentata di migliore qualità ma soprattutto più accessibile a tutti. Così Microsoft decide di aprire Windows Holographic a tutti gli sviluppatori: «Miglioratelo!».
In sala operatoria è arrivato STAR. Formato da un braccio robotico, da un sistema per eseguire suture e da una serie di elementi per l’imaging operatorio, rappresenta la nuova frontiera dei robot chirurgici.
Si chiama HGP-Write ed è uno dei progetti più ambiziosi della storia della scienza: creare da zero un intero genoma umano, funzionante e modificabile a piacimento.
DeepText analizzerà migliaia di frasi e parole scritte dagli utenti in ben 20 lingue diverse, cercando di coglierne non solo il significato ma anche le connessioni. Più scriveremo su Facebook, più DeepText imparerà dai nostri post (e ci fornirà contenuti personalizzati)
Adidas, Tesla, Apple, Samsung, Microsoft. Sempre più aziende introdurranno robot nelle loro catene di montaggio. È inevitabile ma anche una grande opportunità: quella di ripensare l’occupazione.
Nella facoltà di Scienze Forensi dell’Università dello Staffordshire stanno applicando le tecnologie di scansione laser per fare indagini sulla scena del crimine
L’annuncio di Google scuote il mondo della realtà virtuale: ecco Daydream la nuova piattaforma integrata in Android N. Cosi la VR diventerà una funzione di base del sistema operativo.
Quest’anno Denise Schindler parteciperà ai Giochi Paralimpici di Rio de Janeiro 2016 con una protesi nuova di zecca. Sarà la prima atleta a usare una protesi sportiva totalmente stampata in 3D e realizzata in policarbonato.