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Dal 5 luglio parte il Fondo per le PMI creative, ma ci sono importanti cambiamenti anche per misure già esistenti, come Smart&Start e Investimenti sostenibili 4.0.
In Italia la voglia di fare crescere le proprie imprese, trasformare un’intuizione brillante in una startup e poi in un’azienda vera e propria, può fare affidamento su un certo dinamismo della finanza agevolata e degli incentivi disponibili. Le novità e le opportunità non mancano, ma bisogna saperle cogliere, prestare attenzione, essere reattivi nel momento giusto, per selezionare e partecipare ai bandi.
In collaborazione con bandzai – l’assistente digitale che semplifica le operazioni di ricerca, comprensione e scelta delle misure di finanziamento più adatte alle imprese – abbiamo monitorato le misure nazionali attualmente attive o che stanno per essere attivate. Vediamo un riepilogo delle novità più rilevanti.
Dal 5 luglio parte il fondo per le PMI creative
Partiamo dalle misure più vicine all’attivazione: a partire dal 5 luglio 2022 sarà possibile fare domanda di agevolazione per il Fondo per PMI creative. Si tratta di un supporto importante ai programmi di investimento per promuovere la nuova imprenditorialità, lo sviluppo e il consolidamento delle imprese creative, e la collaborazione delle imprese del settore creativo con le imprese di altri settori produttivi. Le agevolazioni copriranno al massimo l’80% delle spese ammissibili (40% a fondo perduto e 40% di finanziamento a tasso 0), per piani fino a 500.000 euro.
Smart&Start, come trasformare una quota in fondo perduto
Nella nostra rubrica “Bandi istruzioni per l’uso” in queste settimane abbiamo illustrato vari aspetti inerenti Smart&Start, l’incentivo che sostiene la nascita e la crescita delle startup innovative ad alto contenuto tecnologico in tutte le regioni italiane, con l’obiettivo di stimolare una nuova cultura imprenditoriale legata all’economia digitale, valorizzare i risultati della ricerca scientifica e tecnologica, e incoraggiare il rientro dei talenti dall’estero. Un provvedimento che finanzia progetti con spese tra 100.000 euro e 1,5 milioni di euro.
Anche in questo caso ci sono novità: per le imprese già finanziate da Smart&Start è possibile chiedere di trasformare in fondo perduto una quota, fino al 50% del finanziamento agevolato, se nella società vengono realizzati investimenti in capitale di rischio nella forma di investimento in equity, ovvero di conversione in equity di uno strumento in forma di quasi-equity da parte di investitori terzi, o di soci persone fisiche.
Investimenti sostenibili 4.0 per la trasformazione digitale delle imprese
Sono ancora disponibili le risorse previste dal piano Investimenti sostenibili 4.0, per sostenere nuovi investimenti imprenditoriali innovativi e sostenibili. L’obiettivo è favorire la trasformazione tecnologica e digitale dell’impresa, al fine di superare la contrazione indotta dall’emergenza Covid, e orientare la ripresa degli investimenti verso ambiti strategici per la competitività e la crescita sostenibile, del sistema economico.
Le agevolazioni, a copertura delle spese per macchinari, impianti e attrezzature, opere murarie, software e acquisizione di certificazioni ambientali, consistono in un contributo a fondo perduto che arriva fino al 35% per le imprese di micro e piccola dimensione, e al 25% delle spese ammissibili per le imprese di media dimensione.
È ancora attivo lo sportello destinato alle altre regioni del Centro-Nord, con una dotazione finanziaria di 250 milioni di euro.
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