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Le misure messe in campo dalle regioni. Sostegni diretti per la riduzione degli oneri e dei prezzi, contributi per interventi di efficientamento energetico e di transizione energetica
Caro bollette, non si parla d’altro perché le spese per gli approvvigionamenti energetici, senza giri di parole, potrebbero mettere in ginocchio diverse industry e causare la chiusura di numerose imprese. Una catastrofe economica e sociale da evitare a tutti i costi, stanziando robusti aiuti e supporti per consentire alle imprese di reggere all’urto, e impedire al Paese di entrare in recessione.
Via libera al Nadef contro il caro bollette
Il nuovo Governo ha annunciato lo stanziamento di trenta miliardi di euro entro il 2023 da investire per fermare il caro bollette, il caro energia e salvare gli italiani dalla drammatica crisi economica.
Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera alla Nadef, la Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza, che porterà in dote circa 22 miliardi di euro per il prossimo anno. Inoltre, il prossimo Consiglio dei ministri discuterà del nuovo decreto Aiuti, il quarto se consideriamo i primi tre del governo Draghi, per finanziare i sostegni a famiglie e imprese con una decina di miliardi di euro derivanti dall’extra-gettito, lasciati dal precedente esecutivo.
Anche le Regioni sono molto attente e attive, con pacchetti di misure destinati al contenimento del caro energia nei vari territori italiani. I bandi dedicati all’energia, aperti o in apertura, possono essere suddivisi in due categorie, all’interno delle quali vi segnaliamo i più interessanti.
Tutti i bandi dedicati all’energia
Attualmente sono disponibili i sostegni diretti per la riduzione degli oneri e dei prezzi e nello specifico il Bonus imprese prodotti energetici – Agenzia delle entrate: un credito d’imposta riconosciuto dall’Agenzia delle entrate, pari a una quota delle spese sostenute per l’acquisto di energia elettrica, gas e carburanti. Una quota che può arrivare fino al 40% delle spese.
La Regione Campania, invece, stanzia aiuti alle imprese per i maggiori costi legati alla crisi energetica: in questo caso si tratta di 58 milioni di euro per sostenere le imprese campane del settore manifatturiero che stanno affrontando le difficoltà finanziarie legate alla crisi energetica.
Il contributo a fondo perduto viene calcolato in percentuale sull’incidenza dell’aumento del costo dell’energia sull’impresa rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente, e può arrivare fino a 20.000 euro. Ma dovete affrettarvi perché le domande dovranno essere presentate entro il 18 novembre 2022.
Ai sostegni diretti per la riduzione degli oneri e dei prezzi si aggiungono i contributi per interventi di efficientamento energetico e di transizione energetica verso le energie rinnovabili.
Il Green New Deal – Progetti di ricerca e sviluppo per la transizione ecologica e circolare è messo a disposizione dal MISE e prevede uno stanziamento di 600 milioni di euro a sostegno dei progetti di ricerca, sviluppo e innovazione per la transizione ecologica e circolare, con particolare riguardo agli obiettivi di decarbonizzazione dell’economia, economia circolare, riduzione dell’uso della plastica e sostituzione della plastica con materiali alternativi, rigenerazione urbana, turismo sostenibile, adattamento e mitigazione dei rischi sul territorio, derivanti dal cambiamento climatico.
Un’altra misura messa a disposizione dal Ministero delle politiche agricole, è il cosiddetto “Parco Agrisolare” previsto del PNRR per la realizzazione di impianti fotovoltaici da installare su edifici a uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale: 1,5 miliardi di euro di fondi fino al 2026, con una quota pari al 40% delle risorse totali, destinata al finanziamento di progetti da realizzare nelle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Da sud a nord la regione Lombardia ha indetto il Bando Efficienza energetica commercio e servizi per sostenere le micro e piccole imprese del commercio, pubblici esercizi e servizi a seguito dell’aumento dei costi dell’energia. Con una dotazione finanziaria di quasi 11 milioni di euro, verranno concessi contributi a fondo perduto, fino al 50% delle spese ammissibili per l’efficientamento energetico, con contributo massimo concedibile di 30.000 euro. In questo caso c’è tempo fino al 15 dicembre 2022 per presentare domanda.
Se sei interessato ad approfondire tutte le misure passate in rassegna, ti invitiamo a leggere questo approfondimento.
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