Sono le 15 startup che meglio hanno fatto in Europa diventando grandi. Un programma le manderà in Silicon Valley per incontrare investitori, mentor, e crescere ancora. E tra loro c’è la palermitana dei video virali
Sono startup diventate grandi. Fatturano, e tanto. Hanno dipendenti, e sono molti. Sono startup che sono riuscite a scalare, termine mutuato tra i tanti dal vocabolario inglese che significa crescere. Diventare grandi, appunto. Il programma SEC2SV (Startup Europe Comes To Silicon Valley), progetto nato nell’ambito del progetto Startup Europe Initiative dell’Unione europea per facilitare la crescita dell’ecosistema delle startup nel Vecchio Continente, ne ha selezionate 15 e dal 21 al 25 settembre andranno una settimana in Silicon Valley per partecipare ad una serie di incontri, workshop, appuntamenti con gli investitori più noti e di successo al mondo (si leggo i nomi, per dire, di Andressen Horowitz e DFJ Venture) e colossi digital come Google e Yelp. L’obbiettivo del viaggio, come avevamo anticipato lo scorso luglio, è quello di creare un network, aiutare queste aziende a crescere ancora. Parliamo di startup con fatturati milionari che possono, secondo la commissione che le ha selezionate, raggiungere l’obbiettivo, mitologico nel nome, di diventare Unicorni. One billion companies. Società che fatturano miliardi. Oggi sono ancora lontane da quell’obbiettivo, ma di strada ne hanno fatta. E tanta. Tutte insieme le 15 scaleup selezionate fatturano circa 60 milioni di euro e impiegano più di mille persone. Vengono dal Belgio, dalla Germania, dalla Francia, e ancora Grecia, Irlanda, Regno Unito. E tra loro c’è un’italiana. Una sola, ma arcinota a chi segue le dinamiche delle nostre startup. Si tratta della palermitana Mosaicoon. Una sola startup a rappresentare in Silicon Valley l’Italia, e viene dalla Sicilia. Una rappresentanza più che simbolica.
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La palermitana Mosaicoon unica italiana selezionata
«Confesso, non sono mai stato in Silicon Valley, aspettavo l’occasione per farlo e questa mi pare la migliore delle occasioni possibili». Ugo Parodi Giusino, 33enne palermitano (e surfista) fondatore di Mosaicoon, tradisce un po’ di emozione a parlare di Silicon Valley ora che finalmente ha l’occasione di andarci. Quella di Mosaicoon da molti è considerata una storia esemplare di cosa vuol dire fare startup in Italia. Non solo per i numeri che è stata in grado di generare, con un fatturato in costante ascesa, cresciuto a ritmi del 100 percento ogni anno findal 2010, anno di fondazione della startup. Ciò che di fatto ha permesso all’azienda di fare il salto di qualità è aver ottenuto un investimento da 3 milioni di euro da Vertis e Atlante ai tempi del fondo HT per il Mezzogiorno. 85 milioni che hanno finanziato le neo aziende innovative del sud e che a Palermo hanno sicuramente centrato il segno, tanto da fare di Mosaicoon una delle aziende più citate come casi di successo di quel fondo.
Oggi impiega 80 persone, molte siciliane, ma un buon 15% arriva da altre regioni italiane e qualcuna da Spagna e Stati Uniti. Chiamati sulle spiagge di Mondello dalle commesse che arrivano da tutto il mondo, all’azienda che si è specializzata in video virali online e che ora sta per lanciare sul mercato un nuovo prodotto. «Abbiamo pensato che, video online a parte, la produzione di video non è sostanzialmente mai cambiata dall’inizio della storia dei video. Noi abbiamo deciso lanciare un prodotto che abbiamo chiamato Sharing Entertainment, video finanziati da brand privati e che facciamo mettendo insieme competenze e tecniche di diversi creativi e video maker». Il risultato sarà un melting pot di gusti e maestranze diversi armonizzati tra loro ed è questo prodotto che racconteranno agli investitori della Silicon Valley. «Abbiamo vinto molti premi ma per noi questa è una delle occasioni più belle che abbiamo avuto negli ultimi anni. Per me e per tutto il team è un piccolo sogno che si realizza». Oggi Mosaicoon lavora con 150 multinazionali. Da Walt Disney a Microsoft passando per Samsung. E ha raggiunto finora circa 900 milioni di utenti.
Cosa faranno in Silicon Valley
Ogni azienda presenterà agli occhi di 500 persone tra istituzioni e investitori il loro business, come è cresciuto nel proprio mercato di riferimento, nella cornice di un European Innovation Day (#MTBEID). La location ha per lo meno qualcosa di suggestivo. E’ il Computer History Museum di Mountain View, nato nel 1996 e oggi un vero e proprio tempio dei manufatti dell’era dell’informazione. Dal 22 al 25 invece prenderanno parte ad una serie di tavole rotonde aziende e investitori, mentor e discussioni aperte su topic specifici. Alcune di loro (ma non è chiaro in relazione a cosa saranno scelte) avranno anche la possibilità di parlare personalmente con Adreessen Horovitz, Tim Draper (di DFJ Venture), e alcuni analisti di Google Venture (società di investimento dedicata a investimenti seed di Google, sorella più piccola di Google Capital che invece si occupa di investimenti later stage).
Cosa fanno le 15 scaleup (sintesi)
Una rapida occhiata alle 15 aziende selezionate ci racconta che nominando ecommerce, soluzioni cloud e marketing si coprono quasi tutti i settori occupati. Ma anche una buona parte di soluzioni ingegneristiche ad alto tasso di innovazione come i biocombustibili di Entrade o i sensori per controllare lo stato di navigazione della greca Laros. Tre si occupano di marketing (dire “occhio a Realeyes” può sembrare una battuta ma non lo è), e con questo settore si chiudono tutti quelli presenti nelle startup selezionate. Hardware e cloud, con un tocco pesante di ecommerce (Commerce Guy tra tutte) che è stato il settore dove di più si sono mossi gli investimenti in startup nel 2015 in Europa. Curiosità. Le scaleup greche sono due. Ed è tra i paesi che ne manda di più insieme a Spagna e Regno Unito.
Tutte le 15 scaleup selezionate
1. Commerce Guys – www.commerceguys.com
Commerce Guys è una quella che in gergo viene chiamata platform-as-a-service: in sostanza forniscono un servizio di ecommerce per i siti delle aziende. Ottimizzano l’infrastruttura dei siti anche su base cloud. Sono francesi.
CEO: Fred Plais
2. Entrade – www.entrade.de
E’ un’azienda tedesca che ha sviluppato un generatore mobile a biomassa in grado di fornire calore ed energia. Da quello che vedete in foto, attravero un sistema di elaborazione e valorizzazione degli scarti.
CEO: Julien Uhling
3. Graphenea – www.graphenea.com
In molti dicono che sia il materiale del futuro. Graphenea è una società spagnola che si occupa di leghe a base di grafene sviluppandole ad hoc per imprese che vogliono utilizzarlo per la produzione di beni.
CEO: Jesus de la fuente
4. JobandTalent – www.jobandtalent.com/es
La spagnola Jobandtalent fa incontrare i professionisti con le opportunità di lavoro più idonee. Utilizzano una interazione alla maniera di Tinder, ci si piace, ci si seleziona a vicenda, si rivolge a più di 6,5 milioni di utenti in tutto il mondo.
CEOs: Juan Urdiales and Felipe Navio
5. Laros – www.laros.gr
Laros è una piattaforma per il monitoraggio delle condizioni di navigazione per navi container basate su tecnologia wireless e sensori intelligenti. Sede ad Atene, è una delle due scaleup greca e non a caso si occupa di sistemi di navigazione sicura.
CEO: Christos Giordamlis
6. Miradore – www.miradore.com
Miradore è un progetto di gestione di ambienti eterogenei dell’information tecnology. Miradore supporta l’intero ciclo di vita degli asset IT, tra cui acquisto, installazione, manutenzione, sostituzione e il ritiro dei dispositivi, eliminando una gran parte di lavoro manuale.
CEO: Marko Ruusinen
7. Mosaicoon – mosaicoon.com
Mosaicoon è una società che integra l’intero processo di realizzazione di video online attraverso una piattaforma tecnologica: dalla creazione alla produzione, dalla distribuzione al monitoraggio delle prestazioni. Mosaicoon mette in collegamente i migliori brand, creativi, video maker e gli editori secondo il modello “Sharing Entertainment”.
CEO: Ugo Parodi Giusino
8. Realeyes – www.realeyesit.com
Attraverso la codifica facciale, Realeyes misura la reazione emotiva di persone in linea con una webcam mentre guardano contenuti video, in qualsiasi parte del mondo. Danese di origine, il founder ha aperto l’azienda in UK.
CEO: Mihkel Jäätma
9. Shopgate – www.shopgate.com
Shopgate offre tutto ciò di cui i rivenditori online hanno bisogno per avere successo nel mobile. Il loro software permette ai negozi online di creare, mantenere e ottimizzare le app e i siti per le versioni mobile per iPhone, iPad , smartphone Android e tablet Android. Shopgate è una società tedesca.
CEO: Andrea Anderheggen
10. Showpad – www.showpad.com
Anche Showpad è una piattaforma per l’ecommerce che fornisce contenuti contestuali su qualsiasi dispositivo.
CEO: Pieterjan Bouten
11. STRV www.strv.com
STRV è una app mobile per lo sviluppo di applicazioni di lavoro. STRV ha sviluppato oltre 100 applicazioni mobili per iOS e Android. Con oltre 50 sviluppatori nella sua squadra, STRV è il partner di decine di startup. Ha sede a Praga.
CEO: David Semerad
12. Teamwork – www.teamwork.com
Teamwork.com è una suite di applicazioni business che aiuta i team ad essere più produttivi online. E’ progettata per aiutare gli utenti a gestire i progetti giorno per giorno. Originario di Cork, Coppinger ha fondato la sua startup in Irlanda.
CEO: Peter Coppinger
13. TVTY – www.tvty.tv
TVTY è una società specializzata nel moment marketing. Utilizza una tecnologia che permette di sincronizzare le tue campagne digitali con i momenti che contano : spot televisivi, condizioni atmosferiche geolocalizzate ed eventi sportivi. La società ha sede in Uk.
CEO: Eliott Reilhac
14. Yodiwo – www.yodiwo.com
Yodiwo offre un ambiente completo per il collegamento di applicazioni e dispositivi su cloud. La società ha sede a Patrasso ma con una sede anche a Stoccolma. E’ la seconda startup greca tra le 15 selezionate.
CEO: Alex Maniatopoulos
15. Versarien – www.versarien.com
Versarien utilizza una tecnologia proprietaria per creare soluzioni innovative in ingegneria a avere impatto su una vasta gamma di settori industriali.
CEO: Neill Ricketts