Saranno 2 triliardi di dollari gli investimenti della Cina nelle aziende IT statunitensi entro il 2020. 25 mila posti di lavoro sono già stati creati grazie a queste iniezioni di denaro
La Cina ha annunciato che, solo nel primo trimestre del 2014, ha investito 6 miliardi di dollari nell’high-tech Usa. Come evidenzia il rapporto “High-Tech. The Next wave of Chinese Investment in America”, è in atto un nuovo trend, infatti se fino a poco tempo fa gli stanziamenti cinesi riguardavano solo l’energia e il settore immobiliare, attualmente la tecnologia e l’innovazione sono diventati importanti driver. Per questo motivo, nel complesso gli investimenti sono passati da un miliardo di dollari nel 2008 a 14 miliardi nel 2013.
Aerospazio, trasporti, energia rinnovabile, farmaceutica, biotecnologia: sono molteplici i settori di intervento. Il rapporto evidenzia però che la metà degli investimenti sono concentrati soprattutto nell’IT e nell’industria automobilistica. Anche la scelta dei luoghi è in controtendenza poiché i cinesi puntano su Stati come la Carolina del Nord, New York e il Michigan. La principale motivazione che ha incentivato la Cina a sostenere l’high-tech negli Stati Uniti riguarda le facilitazioni nel commercio. Con il passare del tempo si è aggiunto anche un altro motivo quale l’acquisizione di tecnologia, di brand, di canali distributivi e di altri assets importanti per implementare una strategia competitiva di lungo termine.
Nello stesso tempo, anche gli Stati Uniti hanno avuto dei vantaggi come la creazione di 25.000 posti di lavoro dovuta agli investitori cinesi che sono diventati anche significativi finanziatori del settore Ricerca & Sviluppo. Lo scopo della Cina non è quello di ottenere più brevetti ma una serie di skills come know-how, esperienza di management, visibilità dei brands e vicinanza con potenziali clienti, una serie di fattori importanti per perseguire il percorso verso l’innovazione e la qualità. Per questo motivo gli investimenti cinesi non si fermano anzi, in base alle proiezioni, dovrebbero raggiungere la cifra di 2 trilioni di dollari nel 2020.