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Come ha riferito Vogue, il gruppo Gucci avvierà entro fine mese un progetto pilota per accettare i pagamenti in Bitcoin in cinque dei suoi store negli Stati Uniti. Accadrà a New York, Miami, Los Angeles, Atlanta e Las Vegas. Non è un’apertura soltanto alla criptovaluta più famosa del mondo: l’azienda dovrebbe accettare pagamenti anche in Bitcoin Cash, Ethereum, Wrapped Bitcoin, Litecoin, Shiba Inu, Dogecoin e cinque stablecoin ancorate al dollaro USA. Il negozio – come vi abbiamo spiegato in questo articolo – avrà la possibilità di convertire l’incasso in moneta FIAT (dollaro, per esempio) in qualsiasi momento, oppure mantenerla sotto forma di crypto.

Da giorni l’ecosistema crypto sta registrando una pesante correzione da parte di Bitcoin, seguito a ruota dalle altre criptovalute. In generale è anche il mondo finanziario a vivere un periodo di volatilità e incertezza, a cominciare dal Nasdaq, l’indice che giovedì e venerdì scorso ha registrato la peggior due giorni dal 2020. Come ha riferito Decrypt, Bitcoin è sceso sotto la soglia dei 35mila dollari per la prima volta da gennaio.

Al momento però ancora nessuno sta parlando di una bolla Bitcoin pronta a esplodere. Forse anche per via del fatto che le aziende attive nel settore continuano a crescere. Poche ore fa si è chiuso il primo Gran Premio di Formula 1 a Miami, targato Crypto.com (si parla di stime di indotto da 400 milioni di dollari); nei giorni scorsi vi raccontavamo dei piani di Binance per trasformare Parigi nel proprio hub tecnologico europeo dopo il via libera da parte dei regolatori; tornando a Gucci, i pagamenti in Bitcoin non sono certo una novità per l’ambito retail: sempre più soggetti si stanno avvicinando a un’opzione simile. Nel 2020 Elon Musk aveva prima acconsentito (e poi stoppato per questioni di impatto ambientale) l’opzione di pagamenti in Bitcoin per acquistare le sue Tesla.

Nei giorni scorsi vi abbiamo inoltre documentato l’impegno di Binance nella nuova avventura di Twitter, dopo l’accordo tra il board della società e Elon Musk per vendere al Ceo di Tesla il social network. L’exchange di criptovalute più grande al mondo ha messo sul piatto mezzo miliardo di dollari per aiutare Musk a raggiungere gli oltre 40 miliardi necessari. Si punterà alla piattaforma per diffondere sempre di più l’utilizzo di criptovalute?