Da 61,7 centesimi al litro a 72,8 centesimi. Questo potrebbe essere l’aumento per le accise sul gasolio, che arriverebbe così al medesimo livello della benzina. Come riporta Quattroruote, l’ipotesi deriverebbe dal Piano strutturale di bilancio di medio termine 2025-2029 che Palazzo Chigi ha trasmesso al Parlamento per riordinare le spese fiscali. Tra le varie voci viene citato appunto l’allineamento delle aliquote delle accise per diesel e benzina.
Quanto “guadagna” lo Stato con le accise su diesel e benzina
Nel 2023 gli italiani hanno speso quasi 71 miliardi di euro per rifornirsi al distributore con diesel e benzina (-0,3% rispetto al picco del 2022, 71,1 miliardi). Come spiega Sky TG24 di questa somma 38,1 miliardi sono finiti nelle casse dello Stato tramite il pagamento di accise e IVA.
Di nuovo Quattroruote contempla le due ipotesi al momento sul tavolo: se l’allineamento dovesse essere verso l’alto significherebbe che le accise sul gasolio aumenterebbero, lasciando invariate quelle sulla benzina. Viceversa, se l’allineamento seguisse il segno meno significherebbe che queste ultime verrebbero tagliate. Quasi scontato immaginare che la prima soluzione è quella più probabile dato l’ammontare della somma.
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Benzina e diesel: quanto paghiamo di più rispetto al 2000
Sono cifre che rendono l’idea di quanto sia diventato più caro spostarsi in auto. Nel 2000 il prezzo medio al distributore era di 1,08 euro al litro, mentre nel 2023 era di 1,86 euro (+72,2%); peggio è andata per il gasolio, il cui prezzo è salito del 100,9% da 0,89 euro a litro a inizio millennio a 1,79 euro lo scorso anno.