L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha irrogato alla società Emme Group S.p.A., titolare del marchio Materassi Marion, una sanzione di 3 milioni di euro “per una articolata pratica commerciale scorretta ingannevole e aggressiva nell’attività di promozione e vendita di materassi a marchio Marion”, comunicano dall’Agcm.
L’Antitrust incubo di Marion?
“Il procedimento concerne – si legge nell’atto dell’Antitrust – i comportamenti posti in essere da Marion, in occasione della promozione e vendita di materassi e reti da letto, realizzata mediante televendite e tramite la visita di un agente presso il domicilio dei consumatori”.

In particolare, viene sottolineato dall’Agcm “il comportamento commerciale consiste nella diffusione di informazioni ambigue e non veritiere, sia nel corso delle televendite” sia “presso il domicilio dei consumatori, relative alle caratteristiche dei materassi, ai prezzi presentati come ‘ribassati’, alla tempistica di consegna degli stessi, alla durata e al periodo di validità della promozione, nonché al rifiuto di vendere il modello di materasso pubblicizzato al prezzo indicato nel corso delle televendite imponendo la visita a domicilio dell’agente di vendita”.
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Le condotte sotto la lente
Secondo quanto raccolto dall’Antitrust, “nelle televendite viene indicato sempre un prezzo promozionale e un elevato sconto rispetto a un prezzo pieno (o valore di mercato) barrato che non risulta mai applicato. Inoltre, non viene indicato il prezzo più basso degli ultimi 30 giorni, pur trattandosi di offerte promozionali”.

Inoltre, “Nel corso delle televendite verrebbe visualizzato un materasso con caratteristiche e qualità superiori rispetto al materasso effettivamente acquistabile al prezzo promozionale”. La condotta della società si è realizzata durante il 2024, ma anche le recenti modifiche apportate alle comunicazioni pubblicitarie non sembrano aver sanato i profili di contestazione rilevati.
Quanto alla visita a domicilio, “gli agenti/venditori” spingerebbero “i consumatori, in alcuni casi anziani ad acquistarne altri a prezzi molto più elevati”. Per esempio “arrivando ad affermare che il materasso visibile nella televendita sarebbe di scarsa qualità e non corrispondente alle caratteristiche descritte nel corso della televendita, mentre i materassi i descritti nella promozione televisiva sarebbero in realtà altri modelli, con prezzi notevolmente più alti rispetto a quelli indicati e reiterati nel corso della televendita”.
“Alcuni documenti interni rinvenuti in ispezione – si legge a pagina 18 del provvedimento dell’Autorità nei confronti di Marion – confermano quanto segnalato dai consumatori circa la prassi dei venditori, in occasione della visita a domicilio presso i consumatori, di sminuire/denigrare il materasso oggetto delle televendite/telepromozioni per proporre altri prodotti a prezzi più elevati”.
L’Agcm ha inoltre accertato che “il sistema di remunerazione/provvigione dei consulenti di vendita, predisposto dal Professionista, risulta volto a incentivare la vendita a domicilio dei materassi più costosi rispetto alla vendita di quelli in ‘promozione’”’, che sono gli unici oggetto delle televendite/telepromozioni”.

Da qui la comminazione di una multa da 3 milioni di euro sulla base dalla “condotta accertata nel suo insieme” che si sostanzia in una specifica “strategia di vendita particolarmente insidiosa in considerazione del tenore dell’offerta promozionale e della frequenza dei messaggi pubblicitari diffusi soprattutto tramite televendite/telepromozioni” che “presenta profili di ambiguità e omissione, integrando una pratica commerciale gravemente scorretta consistente nella diffusione di informazioni ingannevoli, ambigue e omissive in ordine alle caratteristiche e al prezzo dei materassi e alla convenienza dell’offerta pubblicizzata e degli asseriti benefici fiscali”.
Secondo l’Agcm “La condotta va ritenuta del tutto non rispondente alla diligenza professionale ragionevolmente esigibile, ai sensi dell’articolo 20, comma 2, del Codice del consumo, sia con riferimento alla mancata indicazione del prezzo più basso degli ultimi trenta giorni, sia per le condotte poste in essere dagli agenti/venditori presso il domicilio dei consumatori” che “hanno i caratteri propri oltre che dell’ingannevolezza anche dell’aggressività, essendo idonee a determinare un indebito condizionamento e sfruttando la particolare posizione di debolezza e vulnerabilità in cui versano i consumatori, specie se anziani, in violazione degli articoli 24 e 25 del Codice del consumo.”