L’INPS ha pubblicato un avviso in cui rende note le date dei pagamenti dell’assegno unico universale per i figli (AUU) per i mesi che vanno da febbraio e giugno 2025.
Assegno unico per i figli: le date dei pagamenti da febbraio a giugno 2025
«I pagamenti dell’AUU relativi ai mesi da febbraio a giugno 2025 per le prestazioni in corso di
godimento che non hanno subito variazioni sono accreditati a decorrere dal giorno venti del
mese – si legge nell’avviso dell’INPS -. Come di consueto, il pagamento della prima rata della prestazione avviene di norma nell’ultima settimana del mese successivo alla presentazione della domanda. Nella stessa data viene accreditato anche l’importo delle rate spettanti nell’ipotesi in cui l’assegno sia stato oggetto di un conguaglio, a credito o a debito».
Assegno unico: le novità del 2025
A partire dal primo gennaio 2025, l’importo dell’assegno unico e le relative soglie ISEE sono stati adeguati in base all’aumento del costo della vita (+0,8% nel 2024). Tra le novità, si segnalano:
- Genitori con figli sotto 1 anno: aumento del 50% dell’assegno fino al primo anno di vita.
- Famiglie con almeno 3 figli e ISEE fino a 45.939,56 euro: aumento del 50% per i figli tra 1 e 3 anni.
- Famiglie con almeno 4 figli: aumento fisso di 150 euro al mese.
- Maggiorazione transitoria (gennaio-febbraio 2025): per chi ha un ISEE fino a 25mila euro e ha ricevuto l’Assegno per il Nucleo Familiare (ANF) nel 2021.
- L’assegno di febbraio 2025 sarà calcolato con i nuovi importi, mentre gli arretrati per gennaio 2025 saranno erogati a partire da marzo 2025.
Assegno unico: cosa sapere sulla scadenza del 28 febbraio
Nel caso in cui una famiglia non riesca a presentare il nuovo ISEE entro il 28 febbraio – giorno fissato per la scadenza – la situazione si può comunque aggiustare. Se è vero che senza un ISEE aggiornato da marzo sarà erogato solo l’importo minimo dell’assegno unico, c’è comunque tempo fino al 30 giungo per presentare il nuovo indicatore. Come ha spiegato l’INPS “gli importi saranno ricalcolati e verranno corrisposti eventuali arretrati”. La richiesta dell’ISEE può essere fatta sul Portale unico ISEE, l’APP INPS Mobile o in un Patronato.