Dal 25 dicembre è previsto il bonus Natale, fondi a sostegno della riqualificazione degli impianti di riscaldamento negli immobili a uso residenziale. Per le attività commerciali coperti anche infissi nuovi e cappotti. Ecco come funziona la nuova agevolazione che mette a disposizione 900 milioni di euro all’anno (400 dei quali per la pubblica amministrazione).
In cosa consiste il bonus Natale?
Per il bonus Natale, attualmente, sopra i 75mila euro di reddito si ricade nelle nuove tagliole per le detrazioni fiscali. Trattandosi di un contributo, erogato sul conto corrente, non ci saranno problemi di capienza fiscale. Con la nuova versione, entro i 15mila euro di contributo (prima il massimo era 5mila euro) ci sarà un’erogazione in una soluzione unica. Questo vuol dire che, nel giro di pochi mesi, si potranno ottenere tutti i soldi. Oltre la soglia di 15mila euro si ricade nella rateizzazione del contributo, che arriverà al massimo in cinque tranche. A differenza dei bonus fiscali, il contributo dovrà essere ricavato da un’equazione, che dipende da alcuni parametri come la potenza ed efficienza del prodotto che viene installato o la collocazione geografica dell’intervento. La domanda andrà inviata al Gse, in autonomia o attraverso l’assistenza del proprio rivenditore o di un progettista: i dati, comunque, non sono molto diversi da quelli oggetto della comunicazione all’Enea per l’ecobonus.
Lo sconto massimo sarà pari al 65% (ma spesso il contributo effettivo si collocherà più in basso), anche se alcuni interventi avranno delle soglie minori.
I lavori incentivabili
Nel decreto gli interventi cambiano a seconda del soggetto richiedente: per i cittadini ci saranno la sostituzione di impianti esistenti con pompe di calore, apparecchi ibridi e impianti a biomasse, l’installazione di solare termico, la sostituzione di scaldacqua elettrici e a gas con scaldacqua a pompa di calore, la sostituzione di impianti esistenti con sistemi di teleriscaldamento efficiente o con unità di microcogenerazione alimentate da fonti rinnovabili. Diverso per le Pa e le imprese: per loro, oltre agli interventi disponibili per i cittadini, ci saranno diversi interventi di miglioramento dell’efficienza energetica degli immobili esistenti, come la realizzazione di cappotti termici, la sostituzione di infissi, l’installazione di schermature solari, la realizzazione di sistemi di illuminazione efficiente o di building automation. Tra le novità, l’ingresso dell’installazione di colonnine di ricarica di veicoli elettrici e quella di pannelli fotovoltaici con sistemi di accumulo. Resta sul tavolo, per dare piena operatività alla misura, solo l’incognita delle regole applicative, che dovranno anche fissare le modalità di presentazione delle domande e dovrebbero arrivare entro due mesi dall’entrata in vigore del provvedimento.