La riforma delle carriere della pubblica amministrazione alla quale sta lavorando il ministro Paolo Zangrillo prevede alcuni cambiamenti per i dipendenti pubblici da più punti di vista. Tra questi: alcune promozioni senza concorso; l’assegnazione del 20 % dei posti vacanti ogni anno per posizioni dirigenziali ai funzionari più meritevoli sulla base di una procedura di valutazione della performance e l’assegnazione del 15% dei posti che dovrebbe essere riservato ai funzionari che decidono di spostarsi da un’amministrazione a un’altra. Ma la riforma prevede anche altre novità di rilievo, come l’erogazione ai dipendenti pubblici di un bonus produttività. Ecco chi e come lo riceverà.
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Chi otterrà il bonus produttività?
Introdotti nel 2009, i premi produttività spettano ai dipendenti della P.A. più meritevoli. La normativa ha subito varie modifiche, da ultimo quella del 2023. La riforma alla quale sta lavorando il ministro Zangrillo prevede un bonus per i dipendenti pubblici che arriverà in busta paga dopo il primo nuovo ciclo di valutazione della prestazione. Inizialmente, la valutazione sul raggiungimento degli obiettivi definiti nel Piano veniva redatta dalle amministrazioni ogni 3 anni.
Come si valutano i dipendenti?
I criteri su cui si fonda la valutazione dei dipendenti oggi sono:
- il raggiungimento degli obiettivi;
- competenze e abilità in linea con le esigenze dell’ente;
- innovazioni e abilità creative che apportino miglioramenti nei processi o nei servizi;
- formazione continua;
- cooperazione e lavoro di squadra;
- responsabilità e dedizione che dimostrino una forte etica del lavoro.
Ma a chi spetterà effettuare la valutazione della performance individuale? Prima che la direttiva fosse modificata, i funzionari o i dipendenti operativi erano controllati dai dirigenti o dai manager del settore o del dipartimento; i dirigenti di livello inferiore dai loro superiori amministrativi e così via, mentre i dirigenti di alto livello direttamente dai ministri o dai sottosegretari. Con le modifiche, il processo di valutazione include oggi anche le valutazioni tra colleghi, cosiddette “performance interviews“, a cadenza trimestrale.
Una volta stabiliti gli obiettivi da raggiungere e i criteri di valutazione della performance, si passa al calcolo del premio di produttività, che spetta sempre al dirigente. In sintesi, i passi per l’assegnazione di questo premio sono: la definizione del Piano triennale delle performance e degli obiettivi da raggiungere; la valutazione del raggiungimento degli obiettivi e il calcolo dell’ammontare del premio. Questi premi, a partire da quest’anno, saranno tassati come redditi da lavoro dipendente nell’IRPEF.