Basta controllare le parole cercate dagli italiani su Google per rendersi conto che i BTP Più rappresentano per molti connazionali uno strumento di investimento da tenere d’occhio. Ma quanto renderanno? Il Tesoro risponderà all’interrogativo solo il prossimo 14 febbraio, quando rivelerà i tassi minimi garantiti nei primi quattro anni e nei successivi quattro anni (al pari del BTP Valore conserva infatti un meccanismo step-up), congiuntamente al codice ISIN che identifica il titolo. Tuttavia è possibile fare qualche ipotesi.
BTP Più, rendimento inferiore al mercato?
Abbiamo già fatto diverse ipotesi che tengono in considerazione la necessità, per via XX Settembre, di collocare la più alta percentuale possibile di debito pubblico nelle mani degli investitori italiani, irretendoli in modo da scongiurare la vendita frettolosa delle cedole.
Se si parte da quell’assunto, il BTP Più dovrebbe presentare una quotazione di mercato migliore dell’ultima emissione del BTP Valore del maggio 2024, quando il MEF non riuscì ad attrarre un numero di piccoli investitori paragonabile a quello delle altre edizioni.
Tuttavia, c’è un fattore che questa ipotesi tende a ignorare e che ha indubbiamente un peso nel ragionamento: la struttura stessa del BTP Più. In quel caso il dicastero dell’Economia potrebbe farsi pagare la libertà offerta all’investitore dopo il quarto anno di investimento. Ma procediamo per gradi.
La struttura del nuovo titolo di Stato
La novità di questa emissione è infatti rappresentata dalla facoltà per gli investitori di richiedere il rimborso anticipato del capitale alla fine del quarto anno, recuperando interamente l’ammontare investito o la quota parte che si desidera svincolare sempre per lotti minimi di 1.000 euro, dando una comunicazione alla banca o all’ufficio postale nel corso della apposita finestra temporale che sarà resa nota dal Ministero dell’Economia e delle Finanze a gennaio 2029 e già indicata nella scheda informativa del Titolo di prossima pubblicazione.
Insomma, chi avesse bisogno di sbloccare liquidità o chi, spaventato da un ipotetico disallineamento del rendimento rispetto ai tassi di mercato (in caso di rialzo dei tassi per via dell’inflazione), al quarto anno volesse rivendere il BTP Più allo Stato, potrà farlo riavendo indietro il proprio capitale investito. Una sicurezza non da poco, che di fatto porta comunque la durata del BTP Più a quattro anni, nonostante col meccanismo a cedole crescenti lo Stato intenda spingere il piccolo investitore a restargli fedele per tutti gli otto anni. Da questo punto di vista, molti analisti osservano allora che il rendimento del BTP Più, specie nei primi quattro anni, potrebbe persino essere inferiore al valore di mercato.
Attualmente un BTP a scadenza tra quattro anni si posiziona ben al di sotto del tre per cento visto negli ultimi BTP Valore: siamo dalle parti del 2,8. Per alcuni osservatori a tale numero andrebbe detratta la quota dell’ombrello offerto dal Tesoro che si rende disponibile a riacquistare il suo prodotto dopo quattro anni ridando indietro 100 indipendentemente da quanto dovesse essere sceso nel mentre. Si tratta, si anticipava, di una ipotesi valida anche se chi ha acquistato i BTP Valore finora non lo ha fatto per specularci ma per avere rendite fisse, rendite che sarebbero notevolmente erose nel caso in cui il peso della cedola fosse di molto inferiore al 3 per cento.
Un titolo simile sarebbe attraente?
Anche perché considerato il numero di investitori e i capitali investiti delle precedenti emissioni possiamo dire che chi è corso a fare incetta di titoli di Stato ha bloccato ogni volta, in media, tra i 25 e i 30mila euro. Capitale ridotto dà di per sé ritorni ridotti: se a tutto ciò si aggiunge la tassazione che, seppur agevolata, porta via un 12,5 per cento e una distribuzione delle cedole ogni tre mesi (rendimento annuo cedolare diviso per quattro), l’offerta del Tesoro in questo caso rischierebbe di essere realmente poco golosa e di staccare trimestralmente somme irrisorie. Ma, come si anticipava e sottolineava, queste sono solo ipotesi: la consistenza della cedola sarà svelata solo il 14 febbraio.