Nei giorni scorsi il prezzo del caffè è tornato a fare notizia: la libra della varietà Arabica, quotata a New York, ha raggiunto il valore di 320,10 centesimi, segnando un record dal 1977. Gli analisti spiegano che le ragioni sono da imputare a fattori soprattutto climatici, a cominciare dalle conseguenze dei cattivi raccolti dovuti alla siccità in Brasile. Il Paese sudamericano è infatti il principale produttore al mondo di caffè, in particolare della varietà Arabica.
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Perché si discute dei rincari del caffè?
Come si legge su Euronews non è soltanto la situazione del Brasile a preoccupare. Anche il Vietnam, il secondo produttore al mondo di caffè, è interessato dalle ripercussioni dei tifoni che hanno danneggiato le coltivazioni. La situazione dei mercati delle materia prime è dunque diretta conseguenza di una crisi climatica che preoccupa il settore.
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«Oggi – lamentava nell’agosto scorso Cristina Scocchia, Ceo di Illycaffè – il caffè verde costa 245 cent per libbra, il 66% in più dell’anno scorso, oltre il doppio rispetto a 3 anni fa. Le cause sono molteplici, la prima è sicuramente il cambiamento climatico che potrebbe dimezzare i terreni coltivati entro il 2050». La situazione in pochi mesi è peggiorata.
In questo scenario l’Europa è uno dei mercati di riferimento: secondo Statista gli europei consumano circa 3,2 milioni di tonnellate di caffè all’anno, ovvero quasi il 33% a livello globale. Non ci sono soltanto fattori climatici tuttavia a pesare sul prezzo della materia prima: scenari geopolitici come quello che interessa il trasporto marittimo nel Mar Rosso, dove le navi cargo occidentali sono prese di mira dai ribelli Houthi, pongono un’altra problematica alle aziende attive nel settore.
Espresso a 2 euro: è solo questione di tempo?
Come ha riportato nei giorni scorsi Assoutenti, «la tazzina di caffè a 2 euro nei bar italiani è un rischio sempre più reale». Il presidente Gabriele Melluso ha dichiarato: «Negli ultimi anni l’espresso ha subìto continui aumenti di prezzo, al punto che nel primo semestre del 2024 il prezzo medio nelle principali città si è attestato a 1,19 euro rispetto a 1,03 del 2021, con un rincaro del +16,1% in tre anni. Per non parlare del caffè consumato al tavolo, che in alcune zone d’Italia a forte vocazione turistica può arrivare anche a 5 euro».
Nel 2024 un’altra materia prima ha fatto notizia per quanto riguarda i rincari: stiamo parlando del cioccolato prodotto soprattutto in Ghana, Costa D’avorio e Colombia. Anche in questo frangente la crisi climatica sta influenzando i prezzi.