Il fenomeno del “caro-tazzina” al bar non accenna a frenare, tant’è che i prezzi del classico espresso risultano in ulteriore aumento rispetto allo scorso anno. Un trend che continua da tempo, al punto che, a confronto col 2021, l’irrinunciabile appuntamento degli italiani con la pausa caffè costa in media quasi il 20% in più. I dati emergono da uno studio condotto dal Centro di formazione e ricerca sui consumi in collaborazione con Assoutenti. Ecco quali sono le città italiane dove consumare un caffè al bar è più dispendioso.
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Di quanto è aumentato il costo del caffè al bar?
Analizzando i dati dell’Osservatorio del Mimit, emerge come la tazzina di espresso continui a subire continui incrementi, al punto che il prezzo nelle grandi città è passato da una media di 1,03 euro del 2021 a una media di 1,22 euro di gennaio 2025, con un aumento superiore al 19%, spiega il Centro di formazione e ricerca sui consumi. «Stimiamo che nei prossimi mesi il prezzo della tazzina di caffè aumenterà ancora del 15/20%», annunciano da Illycaffè. Intanto, ecco la classifica delle città italiane dove bere il caffè è più caro che in altre.
Dove costa di più il caffè al bar?
Listini alla mano, Bolzano si conferma la città dal caffè più costoso, con un prezzo medio di 1,43 euro, seguita da Trento, Pescara e Trieste con 1,34 euro. Sul versante opposto c’è Catanzaro, la città più economica, unica tra le grandi province dove la tazzina non supera il costo di 1 euro.
Se si analizza l’andamento degli ultimi 4 anni, i rincari più pesanti si registrano a Pescara (+34%) e Bari (+32%). Anche Napoli, capitale mondiale del caffè, registra incrementi superiori al 32% e un prezzo medio ormai prossimo a quota 1,20 euro, sottolinea il Centro di formazione e ricerca sui consumi. Per Assoutenti: «La pausa caffè al bar rappresenta un appuntamento fisso quotidiano per milioni di cittadini, al punto che in Italia vengono servite ogni anno 6 miliardi di tazzine nei locali pubblici della Penisola. Questo significa che la spesa per l’espresso passa dai 6,18 miliardi all’anno del 2021 agli attuali 7,32 miliardi, con un aumento di ben 1,14 miliardi a parità di consumi», e il presidente di Assoutenti, Gabriele Melluso, precisa che: «Alla base del caro-caffè vi sono una serie di fattori: il caro-energia, che determina maggiori costi in capo ai pubblici esercizi e i rincari della materia prima, con le quotazioni del Robusta che viaggiano oggi sopra quota 5.400 dollari a tonnellata contro i 1.400 dollari del 2021, mentre l’Arabica viaggia attorno ai 3,9 dollari per libbra raggiungendo i massimi storici, hanno impattato sul costo del caffè in Italia, con l’espresso che diventa sempre più salato».