Secondo i nuovi requisiti, si potrà accedere al rimborso per i pagamenti elettronici anche utilizzando le carte Fidaty oro di Esselunga, Più Conad Card di Conad e la Supercard di Coop
Importante novità per quanto riguarda il cashback, ovvero il rimborso sugli acquisti per chi utilizza i pagamenti elettronici, previsto dallo Stato. Con l’ultimo aggiornamento dell’app Io, riporta il Corriere della Sera, è infatti possibile pagare anche con le carte delle catene della distribuzione, ossia supermercati, ipermercati e discount. Tessere, che in molti casi danno accesso a diversi vantaggi, come la possibilità di accumulare punti fedeltà e avere sconti extra. In particolare, sono incluse la Fidaty oro di Esselunga, Più Conad Card di Conad e la Supercard di Coop.
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Si tratta di un rilevante passo avanti, visto che l’avvio del programma Cashback aveva aperto una diatriba tra le carte dei supermercati e le carte emesse dagli istituti di credito. Le tessere dei discount avevano infatti perso attrattiva a favore delle carte tradizionali, poiché quest’ultime potevano contare sul rimborso del 10%, previsto dal piano Italia Cashless.
Cashback, pro e contro
Nei mesi passati sono state spesso sollevate polemiche riguardo la reale efficacia del programma Cashback, varato dal precedente governo Conte. Spendere cinque miliardi per il Cashback rappresenta “uno sperpero ingiustificabile in una contingenza come questa”, ha scritto in una nota la presidente dei senatori di Forza Italia, Anna Maria Bernini.
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Contrario all’iniziativa anche il partito d’opposizione di Giorgia Meloni, Fratelli d’Italia, tramite le parole del deputato Lucia Albano. “A tre mesi dalla sua partenza i dati dimostrano il fallimento del cashback”, ha dichiarato Albano. “Solo una carta su dieci risulta utilizzata e su 50 maggiorenni, solo il 14% ha eseguito transazioni valide in Italia. È molto grave che in un momento come questo si continui ad impegnare quasi cinque miliardi sul Cashback“.
Giudizio positivo lo ha invece espresso il sottosegretario al Mef, il leghista Claudio Durigon, nonostante il suo partito abbia in precedenza espresso forti critiche alla misura. Il programma Cashback “ha costituito un segnale positivo per i pagamenti digitali, soprattutto per la percentuale della quota dei pagamenti elettronici sul numero totale di transazioni”, ha commentato Durigon.
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“Oggi, il 56,6% di tutte le transazioni del programma ha un importo inferiore ai 25 euro e riguarda soprattutto i micropagamenti interessati dall’utilizzo del contante“. Il sottosegretario ha quindi concluso ricordando i risultati raggiunti dal programma, che “sta facendo registrate un numero sempre crescente di aderenti. Passati da quasi sei milioni nel periodo sperimentale del dicembre 2020, con più di quattro milioni di utenti attivi, a più di 8,5 milioni con sette milioni di utenti attivi”.