Le consulenze nutrizionali online sono passate da soluzione “di ripiego” a canale stabile per ricevere supporto professionale su alimentazione, gestione del peso, nutrizione clinica e sportiva.
La combinazione di videoconsulti, cartelle digitali, app per il monitoraggio e pagamenti integrati ha ridotto le barriere di accesso, permettendo a molti di iniziare un percorso con maggiore continuità e meno tempi morti. È bene ricordare che si tratta a tutti gli effetti di prestazioni sanitarie – visite e consulti medici o di professionisti della nutrizione – e che, proprio per questo, servono standard elevati su qualifiche, privacy e sicurezza dei dati, oltre alla capacità di integrare il percorso con esami o altri specialisti quando necessario.
Dimensioni del mercato e tendenze
A livello globale, il segmento specifico dei “digital dietitians” – servizi e piattaforme che erogano consulenza nutrizionale in remoto, spesso con app e strumenti digitali – è stimato in 1,49 miliardi di dollari nel 2024 e proiettato a 3,50 miliardi di dollari entro il 2030, con un CAGR del 15,2% nel periodo 2025-2030. Queste stime fotografano un’area in forte espansione, trainata dall’adozione di piattaforme, app e percorsi personalizzati che affiancano o sostituiscono la visita in studio.
L’evoluzione si inserisce nel più ampio boom della telemedicina: il mercato mondiale della telehealth vale 161,6 miliardi di dollari nel 2024 ed è previsto in crescita fino a 791 miliardi nel 2032. Pur non riguardando solo la nutrizione, questa dinamica spiega l’infrastruttura tecnologica e culturale su cui prosperano i consulti nutrizionali online – dalla video-visita all’invio sicuro di documenti e referti.
In Italia, i dati confermano il consolidamento della sanità digitale. Nel 2024 la spesa per la sanità digitale ha raggiunto 2,47 miliardi di euro con una crescita significativa anno su anno. Inoltre, una quota crescente di medici di medicina generale e specialisti dichiara di aver effettuato televisite, mentre progrediscono anche soluzioni di telemonitoraggio. Questo crea un contesto favorevole anche ai percorsi nutrizionali a distanza, che possono integrarsi con le piattaforme regionali e con il Fascicolo Sanitario Elettronico.
Sul piano professionale, la telenutrizione è riconosciuta come applicazione della telehealth alla presa in carico nutrizionale da parte di dietisti abilitati – inclusi strumenti sincroni come la videochiamata e asincroni come diari alimentari digitali o dati da wearable inviati in modo sicuro. Questo riconoscimento chiarisce ambiti, terminologia e standard minimi della pratica.
Tutto sulle consulenze nutrizionali online
Un percorso ben strutturato presenta in genere fasi chiare:
- Accoglienza e triage: compilazione di questionari anamnestici e consenso informato digitale, raccolta di obiettivi, abitudini, eventuali patologie o terapie. In Italia, i percorsi a distanza rientrano nel perimetro della telemedicina e seguono regole su identificazione dell’assistito, tracciabilità e sicurezza.
- Prima visita in video: analisi dello stile di vita, della storia clinica e nutrizionale, definizione di obiettivi realistici e indicatori di esito. Se servono esami o approfondimenti, il professionista indirizza verso il medico curante o uno specialista.
- Piano personalizzato: invio di un piano alimentare o di linee guida operative, con eventuale diario alimentare digitale, schede ricette, promemoria.
- Follow-up: sessioni più brevi e frequenti per monitorare aderenza e risultati, aggiornare il piano e gestire gli ostacoli pratici. In molti casi sono previste chat o messaggistica protetta per risolvere dubbi tra una visita e l’altra.
- Integrazione con altri professionisti: nei casi clinici complessi si attiva la collaborazione con medici, dietologi, psicologi, specialisti dell’attività fisica, sempre nel rispetto dei ruoli e delle competenze.
Nel nostro Paese, l’impianto normativo si fonda su linee guida nazionali per i servizi di telemedicina, che fissano requisiti funzionali e livelli di servizio per televisita, teleconsulto e telemonitoraggio. Per l’utente questo si traduce in diritti e garanzie: sicurezza dei dati, informativa chiara, ricevute/fatture sanitarie, possibilità di integrazione con il Fascicolo Sanitario Elettronico.
Come scegliere il servizio e su cosa fare attenzione
Poiché le consulenze nutrizionali online sono consulti sanitari, la scelta richiede attenzione massima. Valuta con cura:
- Qualifiche e profilo: chiarisci la differenza tra dietologo (medico specialista), dietista (professionista sanitario) e biologo nutrizionista. Verifica iscrizioni ad albi/ordini, percorsi formativi e ambiti di competenza dichiarati. La chiarezza sui ruoli è indispensabile per evitare confusione su diagnosi, prescrizioni e responsabilità cliniche.
- Trasparenza del percorso: struttura delle visite, obiettivi misurabili, modalità di monitoraggio, canali di comunicazione, gestione delle urgenze e policy di rimborso.
- Conformità e sicurezza: informativa privacy conforme al GDPR, procedure di identificazione dell’assistito, piattaforme sicure, consenso informato ben descritto, aderenza alle linee guida nazionali sulla telemedicina.
- Costi chiari: una pagina prezzi aggiornata evita sorprese e consente di stimare il costo totale del percorso.
Esempi di piattaforme italiane aiutano a capire cosa aspettarsi: Serenis Nutrizione propone un percorso con colloquio conoscitivo gratuito, prima visita di 60 minuti a 77 euro e controlli da 30 minuti a 40 euro, oltre a funzioni utili come il diario alimentare digitale e la messaggistica con il professionista. Questi elementi non sostituiscono la verifica personale delle qualifiche e delle condizioni contrattuali, ma possono orientare nella valutazione di chiarezza, accessibilità e continuità del servizio.
Qualunque piattaforma tu scelga, mantieni alcune buone pratiche: porta con te eventuali esami recenti, segnala con precisione farmaci, allergie e diagnosi pregresse, concorda ex ante gli obiettivi e chiedi come verranno misurati. Diffida di promesse miracolistiche, di piani uguali per tutti o di indicazioni che ignorano condizioni cliniche note. Se emergono segnali d’allarme – calo ponderale inspiegato, disturbi del comportamento alimentare, sintomi sistemici – è opportuno attivare un inquadramento medico più ampio e, se necessario, la visita in presenza.
In sintesi: la crescita delle consulenze nutrizionali online è sostenuta da numeri solidi, da un quadro regolatorio ormai maturo e da strumenti digitali che migliorano la continuità di cura. Con scelte informate e professionisti qualificati, questi servizi possono rappresentare una via pratica ed efficace per prendersi cura della propria alimentazione nel rispetto della sicurezza e dell’evidenza scientifica.