Brutte notizie per la Ue: è stata infatti recapitata alla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen l’attesa lettera di Donald Trump e il trattamento riservato è solo lievemente inferiore alla bordata che il presidente americano ha riservato ieri al Canada (35 per cento), posizionando i dazi al 30 per cento.
Se a questo si aggiunge inoltre la forte svalutazione del dollaro rispetto all’euro, le merci europee rischiano di costare anche il 40 per cento in più negli USA, portandole di fatto fuori mercato.
Lo spiraglio di Trump sui dazi
La lettera di Donald Trump alla Ue conferma perciò un trattamento decisamente peggiore rispetto a quello riservato alla Gran Bretagna (dazi al dieci per cento) che era stato invocato a più riprese dai leader europei, ma contiene uno spiraglio di trattativa: “Se desiderate aprire i vostri mercati commerciali, finora chiusi, agli Stati Uniti ed eliminare le vostre politiche tariffarie e non tariffarie e le barriere commerciali, potremmo valutare una modifica a questa lettera. Queste tariffe potrebbero essere modificate, al rialzo o al ribasso, a seconda del nostro rapporto con il vostro Paese”.
La nota di Palazzo Chigi
Pochi minuti fa è arrivata anche la nota della Presidenza del Consiglio: “Confidiamo nella buona volontà di tutti gli attori in campo per arrivare a un accordo equo, che possa rafforzare l’Occidente nel suo complesso, atteso che – particolarmente nello scenario attuale – non avrebbe alcun senso innescare uno scontro commerciale tra le due sponde dell’Atlantico”.

Quindi la chiosa: “Ora è fondamentale rimanere focalizzati sui negoziati, evitando polarizzazioni che renderebbero più complesso il raggiungimento di un’intesa”.
La reazione europea ai dazi di Trump
“Prendiamo atto della lettera inviata dal Presidente degli Stati Uniti Trump che delinea una revisione delle tariffe doganali e una nuova tempistica. Imporre dazi del 30% sulle esportazioni dell’Ue perturberebbe le essenziali catene di approvvigionamento transatlantiche, a scapito di imprese, consumatori e pazienti su entrambe le sponde dell’Atlantico”. Questa la replica della presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen.

“Rimaniamo pronti – viene rimarcato – a continuare a lavorare per raggiungere un accordo entro il 1° agosto. Allo stesso tempo, adotteremo tutte le misure necessarie per salvaguardare gli interessi dell’Ue, inclusa l’adozione di contromisure proporzionate, se necessario. Nel frattempo, continuiamo ad approfondire le nostre partnership globali, saldamente ancorate ai principi del commercio internazionale basato su regole”.
Conoscendo infatti il modus operandi di Trump, la sensazione generale è che il tycoon voglia ora sfruttare i 19 giorni che mancano all’entrata in vigore dei suoi dazi per piegare l’Unione europea a più miti consigli.