Quando si dice che “il tutto è più della somma delle singole parti”, siamo di fronte a qualcosa di non comune, una moltiplicazione di situazioni, un generatore di opportunità. Ma è anche la perfetta descrizione dei programmi di supporto, pre-incubazione, accelerazione e sperimentazione di Joule, la scuola di Eni per l’impresa, la cui sede principale si trova nel quartiere Ostiense di Roma, ex area industriale del Gazometro. Una serie di offerte formative di alta qualità, adattate ai differenti livelli di maturazione e sviluppo delle startup che vi partecipano, con un comune denominatore: la decarbonizzazione, la sostenibilità green, l’impatto sociale, economico e ambientale provocato dai processi di innovazione.
La descrizione di un attimo, ossia la scintilla creativa che prima diventa un’idea, e poi si trasforma in un progetto di business, non avviene mai in perfetta solitudine; è indispensabile una Community di mentor, esperti, colleghi, una contaminazione virtuosa dei saperi, per accompagnare l’evoluzione imprenditoriale, accelerandola al momento giusto. E proprio i programmi di accelerazione di Joule sono organizzati per validare, perfezionare, rendere pronte per le sfide dei mercati, le idee e le tecnologie, sul territorio nazionale, da nord a sud, aperti a tutti.
La somma delle parti delle quali parliamo si articola in varie call e programmi di accelerazione, che possono durare da tre a sei mesi:
- ZERO, l’acceleratore italiano Cleantech della rete Nazionale Cassa Depositi e prestiti (CDP) lanciato da CDP Venture Capital Sgr – Fondo Nazionale Innovazione, Eni, LVenture Group ed ELIS, con il supporto dei Corporate Partner Acea, Maire Tecnimont, Microsoft e Vodafone. Un focus allargato sulla decarbonizzazione, le risorse rinnovabili, la gestione intelligente dei rifiuti e l’economia circolare.
- Basilicata Pitch2Pitch è una Call4Innovation ideata e sostenuta da Eni attraverso Joule, la scuola di Eni per l’Impresa, in collaborazione con Fondazione Politecnico di Milano, PoliHub e ALSIA. Si rivolge a progetti imprenditoriali inerenti la sostenibilità ambientale, con un impatto nel campo Agritech o Agroenergia, per rispondere alle innovation challenge, identificate in linea con i principali bisogni di innovazione delle aziende agricole lucane.
- Faros, l’acceleratore italiano della Rete Nazionale CDP dedicato al settore dell’innovazione portuale e della blue economy, del quale Joule è corporate partner. Anche in questo caso Lanciato da CDP Venture Capital SGR in partnership con l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ionio – Porto di Taranto, Faros è gestito da a|cube, acceleratore e incubatore focalizzato su realtà ad elevato impatto sociale e ambientale. Un programma focalizzato sull’open innovation che nasce per supportare startup innovative per sviluppare soluzioni sostenibili, disruptive e responsabili nell’ambito dell’innovazione portuale e della blue economy.
- VeniSIA, l’acceleratore di innovazione per la sostenibilità, con sede a Venezia e dedicato allo sviluppo di idee di business e soluzioni tecnologiche in grado di affrontare i cambiamenti climatici e altre sfide ambientali. VeniSIA attrae istituzioni, aziende e individui che condividono la convinzione che sia lo sfondo perfetto per fornire idee e soluzioni per quelle sfide di sviluppo sostenibile applicabili all’ecosistema ambientale fragile e unico di Venezia, eppure scalabile, a beneficio dell’intero pianeta.
- Switch2Product, il programma di innovazione organizzato da PoliHub, Technology Transfer Office del Politecnico di Milano e Officine Innovazione di Deloitte, del quale Joule è partner, con l’obiettivo di accelerare lo sviluppo imprenditoriale e tecnologico mirato alla raccolta di capitali attraverso l’identificazione di un modello di business, l’individuazione del problem/market fit, il supporto alla customer discovery, la validazione del product/solution fit, la definizione delle opportunità di mercato, il consolidamento del team e lo sviluppo del prodotto.
Call e programmi ai quali Joule contribuisce a vario titolo, con due elementi fondamentali: il trasferimento di competenze verticali per la misurazione analitica e oggettiva dell’impatto ambientale, economico e sociale dell’innovazione, che caratterizza le attività delle startup. Un’attività molto importante e propedeutica, per presentarsi a investitori e potenziali partner, con progetti strutturati, in grado di proporre metriche analitiche per la misurazione dei risultati.
Partecipando al network dei programmi di accelerazione di Joule, si assorbe la forza della community; mentor di Eni, esperti, accademici, startup che offrono ai partecipanti le competenze e le esperienze di altissimo livello, accompagnandoli nel loro percorso di crescita.
Non c’è una data di scadenza prefissata, ma si tratta di una collaborazione estesa, un supporto durevole per i più meritevoli e brillanti, offrendo un contributo collettivo e un supporto innovativo all’intero sistema Paese.
Gli acceleratori di Joule incidono positivamente sui processi di transizione energetica ed economia circolare, coerentemente con quanto portato avanti negli ultimi anni da Eni. L’obiettivo è formare e sostenere lo sviluppo di chi vuole fare impresa, crescere e fare crescere I’Italia in maniera sostenibile.
Conclusi i percorsi formativi di accelerazione, possono nascere delle collaborazioni con le varie business unit di Eni, avviando così le sperimentazioni dei progetti delle startup ad alto contenuto tecnologico, in linea con gli obiettivi condivisi di sostenibilità ambientale e decarbonizzazione.