Business Insider ha raccolto i quesiti preferiti da Elon Musk per selezionare i suoi dipendenti: dalla passione per il lavoro alle capacità di logica e problem solving
Ci sono aziende in cui tutti vorrebbero lavorare. Microsoft, Cisco, Apple, Google, Amazon sono i nomi più gettonati. E poi c’è Tesla, che con i suoi veicoli supertecnologici fa sognare appassionati di motori e non. Ogni azienda ha il suo metodo particolare di selezionare i suoi dipendenti. Nel caso della società di Elon Musk bisogna prepararsi a una serie di domande a cui, su due piedi, sarebbe difficile rispondere. Pare infatti che Musk, considerato uno dei 100 imprenditori più visionari al mondo, sia molto esigente con i suoi dipendenti e richieda molta dedizione al lavoro. Sono apprezzate la passione per le mansioni che si svolgono e la capacità di risolvere problemi anche sotto pressione. Business Insider ha raccolto 13 domande a cui è possibile dover rispondere durante un colloquio per Tesla e ha provato a dare dei suggerimenti che permettano ai fortunati candidati di poter entrare a far parte della società di Palo Alto. O, almeno, di non trovarsi spiazzati mentre si è seduti davanti ai selezionatori.
1. Perché Tesla?
James Wong, ingegnere meccanico, ha descritto un colloquio tipo di Tesla su Quora. Una delle domande classiche riguarda proprio la passione per la mission dell’azienda. Una ragione imprescindibile per la quale si vuole lavorare lì, al di là del fascino del marchio.
2. Cosa ti motiva esattamente a lavorare in questo settore specifico?
Non solo la dedizione all’azienda, ma anche il reale interesse a lavorare nel settore delle automobili elettriche. Questa domanda viene dall’archivio di Glassdoor che tiene traccia di 473 colloqui tenuti da Tesla Motors.
3. Descrivi come cambieresti la cultura della compagnia
Dalla passione per il lavoro che si andrà a svolgere al contributo di idee e innovazione che il candidato fornisce all’azienda una volta assunto. Anche questo conta: non solo quello che l’impiego può significare per il dipendente, ma anche quello che la risorsa umana può contare per la società.
4. Cosa ne sai di auto?
Sembrerà una domanda banale, ma non è detto che chi si presenta a un colloquio sia in grado di formulare una risposta sensata a qualcosa che dovrebbe essere scontato. Una provocazione o la necessità di scartare subito chi dimostra di non masticare di motori al di là dei titoli elencati nel curriculum?
5. Parlami dei problemi sui quali hai lavorato e come li hai risolti
È stato lo stesso Elon Musk a spiegare a Business Insider il perché di una domanda del genere. Avere dei racconti concreti sulle esperienze lavorative precedenti aiuta il selezioantore a capire se si è davvero qualificati per una posizione. «Se qualcuno ha veramente risolto un problema, sarà in grado di rispondere a tutti i livelli, di venire al nocciolo della questione. Se invece non l’ha fatto, rimarrà bloccato. Chiunque abbia lottato con un problema non lo dimenticherà mai», ha detto Musk.
6. Cosa direbbero il tuo capo e i tuoi colleghi precedenti su di te?
Autovalutazione e percezione da parte degli altri. Anche questo serve a Tesla per rendersi conto delle caratteristiche dei suoi potenziali dipendenti. E per capire che tipo di rapporti la persona è in grado di instaurare sul luogo di lavoro.
7. Parla nel dettaglio di tutto quello che hai inserito nel tuo curriculum
Anche in questo caso, nulla di scontato. Bisogna prepararsi a parlare in maniera approfondita di ciascuna competenza inserita nel cv e di tutte le esperienze fatte. Rispondere in maniera superficiale o, peggio, glissare potrebbe far pensare che non tutte le voci del curriculum rispondano a verità e siano state a tratti gonfiate.