Come immaginiamo il futuro del fintech e dell’insurtech in Italia? Abbiamo fatto questa domanda a tre startup che hanno saputo distinguersi quest’anno, tanto che sono rientrate nella nostra lista delle top 100. In particolare ci aiuteranno a scorgere nuovi scenari nel mondo della finanza tecnologica, Claudio Bedino di Oval Money, Ignazio Rocco di Torrepadula di Credimi e Gianluca De Cobelli di Yolo.
Oval Money: “Più M&A per le fintech che vogliono consolidarsi”
Claudio Bedino di Oval Money, app che ti consente di accumulare risparmi in modo automatico, evidenzia come il Covid abbia avuto tre effetti diretti sul mondo finanziario, “l’aumento dei risparmi e l’aumento degli investimenti sui mercati finanziari e la spinta sulla digitalizzazione della finanza, con più persone che si sono rivolte all’online per fare le loro operazioni, rispetto alle filiali”.
Partendo da questa premessa, Claudio immagina due scenari possibili che impatteranno sull’universo della finanza tecnologica:
«I mercati finanziari sono destinati a salire, ma potrebbero avere una battuta di arresto quando finirà l’imponente immissione di liquidità degli ultimi mesi. Per le fintech nuove che si immettono sul mercato sarà difficile trovare big round, dato che gli investitori non rischieranno e preferiranno consolidare i loro vecchi investimenti».
Questo aspetto per Claudio potrebbe portare molte fintech a decidere di mettersi insieme oppure cercare maggiormente di essere inglobate da banche o altri incumbent del mercato, per consolidarsi.
Intanto anche Oval Money pensa al futuro, Claudio ci svela che la fintech è prossima al lancio sul mercato spagnolo.
Credimi: “Il finanziamento si accompagnerà ai servizi”
Ceo di Credimi, fintech che opera nel settore dei finanziamenti digitali, Ignazio Rocco di Torrepadula, immagina nuovi scenari per le piccole imprese che hanno avuto l’urgenza di aprire delle vetrine online.
«Se guardi il bilancio di un’impresa oggi, sono molto rilevanti oggi le voci sulla vendita online, via Amazon o altro. In futuro, il rafforzamento dell’ecommerce delle piccole aziende si legherà di più al finanziamento»
Ignazio evidenzia come sia un percorso già avviato con Stripe, il leader nel payment, che con il servizio Stripe Treasury offre finanziamenti alle imprese, seguendo altri player del settore, come Shopify con Shopify Capital, con la quale è possibile scegliere tra formule di finanziamento diverse:
«Questo sarà un cambiamento decisivo per le fintech che offrono servizi di finanziamento alle imprese. Queste ultime avranno bisogno non solo di liquidità, ma anche di servizi per favorire la migrazione sul digitale, supporti su come avviare un ecommerce, sui migliori strumenti di pagamento e altro»..
Un trend che anche Credimi segue, con Ignazio che ci anticipa il lancio di nuovi prodotti della sua fintech che offriranno finanziamenti anche a ditte individuali, e altri servizi di supporto alle attività di ecommerce delle piccole imprese e alla risoluzione di problemi amministrativi.
Yolo: “Interoperabilità tra compagnie e operatori di altre industrie”
Nella lista delle 100 startup del 2020, c’è anche Yolo, la insurtech che fornisce microassicurazione e assicurazioni online. Il Ceo Gianluca De Cobelli ci aiuta a immaginare degli scenari futuri nel mondo delle assicurazioni digitali:
«Il Covid ha accelerato la digitalizzazione del settore assicurativo, rafforzando le esigenze di protezione dei clienti e delle PMI. Quello che mi aspetto è un’apertura degli operatori tradizionali verso nuove forme di collaborazione con startup native digitali, sia sul fronte dell’offerta, che della tecnologia».
Gianluca vede opportunità di crescita per le insurtech proprio per un trend che si consoliderà, ovvero l’interoperabilità tra compagnie e operatori di altre industrie:
«Questo fenomeno offrirà opportunità di crescita senza precedenti aprendo la strada a una nuova generazione di prodotti assicurativi che, grazie all’accesso a vaste quantità di dati, potrà beneficiare di elevati profili di personalizzazione. Pensiamo che oggi in Europa si contano più di 1.000 operatori non assicurativi – utility, telco, automotive, travel, sharing economy, pet-economy, e-commerce…- che dispongono di un’estesa base di clienti e che sono pronti a distribuire, prodotti assicurativi digitali».