La piattaforma di Novartis Italia e Fondazione Cariplo apre le selezioni per startup e idee d’impresa biotech
Si riparte. La seconda edizione di BioUpper ha aperto ufficialmente le selezioni, ponendo le scienze della vita al centro dell’interesse e della speranza della prima piattaforma italiana di training e accelerazione per startup e idee d’impresa biotech, ideata da Novartis Italia e Fondazione Cariplo, in collaborazione con PoliHub e Humanitas, col patrocinio del Ministero della Salute. Le biotecnologie, infatti, sono un asset portante del panorama scientifico italiano, per questo BioUpper si pone l’obiettivo di mettere in contatto le eccellenze della ricerca con le tradizionali attività imprenditoriali, consentendo alle idee migliori di svilupparsi concretamente, anche grazie ai moderni strumenti digitali. Un programma di empowerment imprenditoriale, offrendo un accesso agevolato a risorse, strutture e relazioni dell’ecosistema medico scientifico. Al termine del percorso i 3 migliori progetti riceveranno ciascuno un voucher di 50.000 euro, per accedere a ulteriori consulenze e a servizi/attività per lo sviluppo dell’idea imprenditoriale. Una modalità innovativa impostata sulla sinergia tra accademia, industria, non profit, istituzioni e investitori.
Le selezioni
Dopo il successo della prima edizione che ha visto partecipare quasi 120 gruppi di lavoro, premiando i tre team vincitori, EVARplanning, Panoxyvir, WRAP, con 50mila euro ciascuno dopo un percorso formativo durato quattro mesi, tutto è pronto per le nuove selezioni. Domenica 16 ottobre 2016 sarà l’ultimo giorno disponibile per poter presentare le candidature. Potranno partecipare progetti di impresa non ancora costituiti in forma giuridica e progetti costituiti in forma giuridica da non oltre 12 mesi dalla data di application. Le domande di partecipazione possono essere presentate attraverso l’application form disponibile sul sito www.bioupper.com
A chi si rivolge
BioUpper si rivolge a ricercatori, giovani talenti e a tutti coloro che progettano e sognano di trasformare un’idea biotech in un’impresa, ma che sono sprovvisti di competenze e strumenti per impostare e realizzare un progetto di business: aspiranti imprenditori (singolarmente o in team), lavoratori dipendenti, collaboratori e liberi professionisti provenienti dal mondo dell’impresa e della PA. Diplomati degli istituti primari, secondari e superiori, studenti universitari, professori, laureati, dottorandi, ricercatori e assegnisti di ricerca. Gli ambiti di applicazione saranno anche questa volta le biotecnologie orientate alle scienze mediche, strumenti digitali al servizio della salute, dispositivi medicali e servizi orientati al paziente o alla sanità.
Il percorso formativo
Dopo il 16 ottobre, le idee più meritevoli e i progetti più innovativi verranno accompagnati in un articolato percorso, mettendo a disposizione risorse, strutture e relazioni in un settore all’avanguardia come quello medico-scientifico. Saranno selezionati venti team che prenderanno parte alla training week (12-17 dicembre), per approfondire la proposta progettuale e predisporre una presentazione efficace del proprio business model. Successivamente gli aspiranti imprenditori si misureranno in una sessione di pitch (10 gennaio) davanti alla giuria costituita da rappresentanti di Novartis, Fondazione Cariplo, PoliHub, Humanitas e altri esponenti della startup community, che selezionerà i dieci progetti ritenuti migliori, facendoli accedere al programma di accelerazione vero e proprio (26 gennaio – 6 aprile). Un percorso tailor-made per velocizzare e rendere efficace la fase di go-to-market.
Il programma, che sarà personalizzato a seconda delle caratteristiche di ciascun progetto, è composto da lavoro di laboratorio, tempo di incubazione, collaborazione continuativa con il team di supporto: tutor, business angels, consulenti, esponenti di strutture universitarie, incubatori. Al termine dell’acceleration program, i dieci team finalisti presenteranno i progetti davanti alla giuria che valuterà i tre migliori, a ognuno dei quali verrà assegnato un voucher di 50 mila euro da investire nello sviluppo della propria business idea. La presentazione finale e la premiazione si terranno il 12 aprile 2017.
Le novità
BioUpper si terrà in Cariplo Factory a Milano. Rispetto alla prima edizione si è provveduto ad estendere fino a tre mesi il periodo di raccolta delle candidature: più tempo disponibile rispetto ai 50 giorni della prima edizione per consentire la possibilità al maggior numero di ricercatori e aspiranti startupper di presentarsi. Sono cambiati anche i criteri di ammissibilità, infatti potranno partecipare oltre ai progetti non ancora costituiti in forma giuridica, anche le società fondate da non oltre 12 mesi dalla data di application. Il programma di accelerazione, inoltre, verrà esteso di quattro settimane permettendo un maggiore approfondimento sulle modalità di accesso al mercato. Tra le novità, anche la definizione di una nuova partnership con Hacking Health, un movimento internazionale impegnato nell‘innovazione del mondo della salute e della cura, che verrà coinvolto nelle fasi intermedie del progetto di formazione e accelerazione.
La Ministra della Salute, Beatrice Lorenzin, durante la presentazione della seconda edizione, ha dichiarato: «La qualificazione del capitale umano sul piano delle competenze in campo tecnico-scientifico è un fattore determinante sia per lo sviluppo di tecnologie innovative, sia per il loro diffuso utilizzo nella società. Va in questa direzione l’accordo siglato tra la Novartis Italia e la Fondazione Cariplo. Un’intesa che si pone l’obiettivo di sostenere i giovani talenti che vogliono creare una start up nelle scienze della vita e partecipare attivamente allo sviluppo economico del nostro Paese. Investire in giovani talenti è per noi una priorità».
Guido Guidi, Head Region Europe Novartis Pharma, ha dichiarato: «BioUpper ha dimostrato che, nel sostegno all’innovazione, oggi un cambio di passo è possibile, e che dalla collaborazione tra impresa, non-profit, investitori e mondo della ricerca può svilupparsi un percorso virtuoso capace di portare benefici a tutto il sistema, in particolare a un settore strategico come quello delle bioscienze. Con BioUpper abbiamo sperimentato un modello che si è rivelato efficace e che ha potuto contare sull’attenzione e sensibilità reale delle istituzioni, il cui coinvolgimento è determinante per questo genere di iniziative”. Prosegue Guidi: “I primi segnali concreti che stiamo raccogliendo, oggi oltre il 70% dei partecipanti ha già costituito o sta avviando un’impresa, ci hanno incoraggiato a lanciare una nuova edizione del progetto, che aspira a fare scuola nel nostro Paese, e che conta su una contaminazione positiva delle scienze della vita con altri settori in un’ottica di open innovation».
Giuseppe Guzzetti, Presidente di Fondazione Cariplo ha dichiarato: «Sul fronte della ricerca scientifica, in questi 25 anni Fondazione Cariplo ha sostenuto più di 1.500 progetti in questo ambito, con un impegno di oltre 350 milioni di euro. Al centro di questi progetti ci sono spesso giovani ricercatori, che con il loro genio, e il loro entusiasmo hanno proposto idee e soluzioni che hanno dato grande apporto al progresso negli ultimi anni. Quest’anno inoltre i migliori team che parteciperanno a BioUpper potranno trovare in Cariplo Factory – la nostra nuova iniziativa in favore delle startup – ulteriore supporto per perfezionare il modello di business, le strategie internazionali e trovare i capitali necessari alla crescita, grazie all’ecosistema che abbiamo costruito con partner tecnologici, fondi di Venture Capital e grandi multinazionali».