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Bergamo sogna di diventare la prima città senza contanti: 10% in più di transazioni con carta di credito rispetto all’anno precedente. Tutto grazie a un’iniziativa partita a maggio e che sarà rinnovata per altri sei mesi. Si chiama Cashless City e nel 2016 verrà sperimentata in altre città italiane. L’obiettivo principale: lotta ai pagamenti in nero. Come funziona e che risultati ha ottenuto finora.

Il problema e la ricerca di una soluzione. In Italia solo il 14,3% dei pagamenti avviene per via elettronica. Lo strapotere del contante è ancora tanto e il confronto con le grandi nazioni europee è impietoso: Francia, Germania e Inghilterra raggiungono il 31%, ancora più lontani i Paesi Scandinavi (46,8%). Allora come fare per incentivare i cittadini a usare la carta di credito? È la domanda da cui sono partiti CartaSi, l’amministrazione comunale di Bergamo e tanti partner che hanno aderito al progetti (MasterCard, Visa, PagoBancomat, Banco Popolare e Ubi Banca).

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Cashless City.  L’iniziativa ha visto protagonisti i cittadini di Bergamo, prima città nella quale è stata sperimentata a partire dal mese di maggio. Funziona così: il consumatore scarica un’App, effettua il pagamento con carta, fa la foto dello scontrino con la possibilità di essere scelto in un’estrazione e vincere buoni acquisto da 100 fino a 500 euro. Stesso meccanismo anche per l’esercente che scatta la foto con lo scontrino emesso dal Pos e può accedere al premio di 500 euro.

Ma la parte più interessante dell’iniziativa sono i vantaggi previsti per la collettività che si ottengono al raggiungimento di alcune soglie (per esempio, 655 mila transazioni elettroniche effettuate in un mese):

«A Bergamo abbiamo centrato gli obiettivi. I cittadini, con l’aumento delle transazioni, hanno partecipato al finanziamento di uno spazio coworking che sorgerà all’ex Lazzaretto, un’isola smart in Piazza Pacati (un’area free wifi, con colonnine per ricarica di auto elettriche), sportelli comunali più vicini alla gente (postazioni hi-tech dove collegarsi con un impiegati comunali, chiedere info, ottenere e stampare certificati). E ancora l’area riservata alle mamme che allattano al Palazzo Frizzoni. Prossimo obiettivo portare Internet veloce nelle scuole» spiega Giacomo Angeloni, assessore all’Innovazione, Semplificazione, Servizi Demografici della città di Bergamo.

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Giacomo Angeloni, assessore all’Innovazione, Semplificazione, Servizi Demografici della città di Bergamo

 

I numeri. Partita come città sotto la media italiana nelle transazioni (prima di Cashless City era sotto la soglia del 15%), Bergamo ha raggiunto gli obiettivi fissati dal progetto: «Seimila download dell’App dedicata, 37mila giocate. E soprattutto un aumento del 10% delle transazioni rispetto al 2014. Un dato significativo se confrontato con città analoghe per caratteristiche socio-demografiche (Vicenza, Brescia, Ferrara) che nello stesso periodo hanno avuto un incremento dell’1%» ci comunica CartaSi.

Bergamo ancora protagonista. Dati che hanno spinto l’amministrazione comunale a prolungare l’iniziativa di altri sei mesi: «Abbiamo iniziato le prime riunioni. Nei prossimi mesi decideremo i nuovi premi che metteremo a disposizione dei nostri cittadini. L’iniziativa ha segnato un bel passo in avanti, anche se alcune abitudini sono dure a morire. Il 98% dei nostri concittadini ha una carta di credito abbinata al conto corrente. Perché la usavano così poco? Un po’ per abitudine, e perché, sembra incredibile, aleggiano ancora molte leggende sull’uso della carta di credito, c’è ancora chi pensa che spendono di usandola, rispetto ai contanti. Per gli esercenti il discorso è diverso. Hanno ancora costi alti di gestione per accordi con banche e aziende. Per sensibilizzarli abbiamo stampato 36mila brochure. Ma c’è ancora tanto da fare. Per fortuna, l’Europa è attenta al problema» continua Angeloni.

Gli investimenti. Non sono state divulgate cifre ufficiali su quanto è costato il progetto. Interrogata CartaSi risponde così: «Ognuno dei partner ha dato il suo contributo per sostenere l’iniziativa. Dire quanto è stato messo, sarebbe poco carino nei confronti degli altri». Quello che è certo è l’investimento per la città di Bergamo: «Sono 310mila euro messi a diposizione della collettività. L’iniziativa al comune non è costata nulla» dichiara Angeloni.

Nel 2016 l’iniziativa sarà estesa anche ad altre città. «Ci sono molte città che hanno richiesto di estendere il modello di Cashless City. Siamo in trattativa con diverse amministrazioni comunali e non ci sono ancora accordi conclusi. Cerchiamo città di dimensioni medie per far partire altri progetti pilota. Nel 2016 altre città entreranno nel circuito» conclude CartaSi.

Giancarlo Donadio