Acquistare online prodotti e servizi su determinati siti semplicemente utilizzando le proprie credenziali di accesso Amazon, ora è possibile. Si chiama Pay lo strumento di digital wallet che il colosso dell’eCommerce ha attivato già qualche anno fa negli Usa e che ora è sbarcato anche in Italia. Chi conosce Amazon sa quanto sia semplice la procedura di acquisto sulla piattaforma, che permette di arrivare al “checkout” del carrello in pochissimi clic. Ora la stessa comodità e facilità di acquisto si potrà ritrovare anche su altri siti aderenti, semplicemente usando le credenziali di accesso Amazon. Una volta che si vuole finalizzare l’acquisto basterà inserire il proprio username e password e la transazione verrà completata. Questo rende tutta la procedura molto più veloce perché non occorre registrarsi sul nuovo sito, né perdere tempo a introdurre tutti i dati della carta di credito. E la facilità con cui si arriva alla cassa, si sa, è uno dei fattori che nell’eCommerce fa aumentare le vendite. Il servizio è già attivo su vueling.it e su europassistance.it.
Amazon e gli altri
In effetti, era solo questione di tempo prima che la piattaforma trasformasse quel gran tesoro di dati (pensate a tutti gli username, email, numeri di carta) in uno strumento per fare acquisti velocemente anche al di fuori della piattaforma stessa. Amazon è in ottima compagnia nel settore: tutte le grandi tech company, prima o poi ci sono arrivate, quella dei pagamenti elettronici è una fetta di mercato troppo grossa per esser trascurata. Apple (che presto arriverà anche in Italia con il suo Apple Pay), Google, Samsung, Alibaba hanno attivato servizi di digital wallet, cioè di borsellini elettronici per pagare in modo semplice e immediato prodotti e servizi sulle rispettive piattaforme, e anche Facebook si è mosso in questa direzione.
Commissione per i siti, gratuito per i clienti
L’Italia è l’ottavo paese in cui Amazon Pay viene avviato. Il volume dei pagamenti gestiti con il borsellino è raddoppiato nel 2016 rispetto all’anno precedente e circa un terzo viene fatto da mobile. Per i merchant, cioè i siti affiliati, poter contare su uno strumento di pagamento già collaudato e su un brand di cui i clienti si fidano è un fattore che potrebbe incrementare le vendite. Per averlo, dovranno pagare una commissione fissa (come avviene anche con PayPal), mentre per i consumatori sarà gratuito. “Amazon Pay comparirà come possibile metodo di pagamento sui siti di eCommerce e nelle app dei merchant. L’obiettivo è sfruttare la fiducia che i consumatori ripongono in Amazon e la reputazione che il brand ha acquisito in questi anni per diventare ancora più “presente” negli acquisti degli utenti, indipendentemente da dove verranno effettuati. Di fatto, Amazon Pay diventa a tutti gli effetti un Digital Wallet che il cliente può utilizzare in diverse occasioni” hanno commentato Valeria Portale e Ivano Asaro, dell’Osservatorio Mobile Payment & Commerce del Politecnico di Milano.
Sembra che il colosso di Jeff Bezos si voglia avvicinare sempre di più ai negozi fisici e la diffusione del suo strumento di pagamento potrebbe aprire nuovi scenari. D’altronde passi in questa direzione sono già stati fatti: Amazon ha già lanciato alcune librerie negli Usa (un tentativo per “riparare” alle tante chiusure che ha causato la sua vasta offerta di testi?) e sta sperimentando il supermercato senza casse Amazon Go, dopo essersi espanso (anche in Italia) nel settore della consegna a domicilio di frutta fresca e verdura.