L’operazione servirà per accelerare i piani di espansione nel mercato statunitense. L’azienda è leader in cognitive computing e text analysis
Aumento di capitale da tre milioni di euro per Expert Systems, società italiana tra i leader globali nel campo di cognitive computing e text analytics. Le nuove azioni sono state offerte a Indaco Venture Parners Sgr (2 milioni) e Invesco (un milione). L’annuncio è arrivato nella giornata di lunedì: il valore del titolo ne ha risentito positivamente, toccando i 2,90 euro a metà matinata di martedì rispetto ai 2,70 del giorno precedente.
L’operazione arriva a un anno dal precedente aumento di capitale da 7 milioni di euro, e servirà ad accelerare i piani di espansione nel mercato statunitense, dopo l’ingresso di alcune figure chiave e la nomina ad amministratore delegato dell’americano Walt Mayo. Gli investitori “hanno apprezzato il posizionamento unico su cui possiamo contare per accelerare la nostra leadership nell’intelligenza artificiale applicata alla comprensione e all’analisi del linguaggio” ha commentato Mayo.
Le nuove risorse finanziarie saranno utilizzate, come si diceva, per accelerare i piani di espansione internazionale del gruppo. “A partire dagli Stati Uniti” recita la nota diffusa dall’azienda “dove il principale obiettivo è rappresentato dalla capacità di replicare e consolidare le esperienze maturate in Europa in ambito assicurativo, bancario e finanziario. Expert System punta in particolare al potenziamento delle capacità di vendita, all’accelerazione delle strategie di marketing volte a consolidare ulteriormente un’offerta tecnologica sempre all’avanguardia, flessibile e ancora più completa”.
Un’italiana all’avanguardia del cognitive computing
Nata a Modena 30 anni fa e quotata all’AIM Italia, Exper System conta 250 dipendenti a livello globale ripartiti tra la sede centrale in Emilia-Romagna e quelle in Svizzera, Francia, Regno Unito e Usa. Il fatturato della società nel 2019 è stato di circa 31,6 milioni di euro.
Il motore dell’innovazione di Expert System è Cogito, algoritmo di AI in grado di realizzare analisi testuale e comprendere i concetti sottesi a conversazioni che avvengono in linguaggio naturale. “Una tecnologia” racconta l’azienda a StartupItalia “che si presenta con declinazioni differenti a seconda del cliente con cui collaboriamo”.
Numerosi i grandi nomi per cui la società ha già lavorato, a partire dalla collaborazione, datata primi anni Novanta, con Microsoft per la realizzazione dei primi strumenti di controllo ortografico del pacchetto Office.
Oggi il perimetro si è ampliato verso le nuove frontiere. Per l’assicurativo, soluzioni che facilitano la gestione delle richieste di rimborso e automatizzano parte delle operazioni legate alla sottoscrizione di nuove polizze. Per il settore bancario, il fulcro è, invece, il customer care, con la possibilità di eseguire bonifici semplicemente digitando il comando in linguaggio naturale sul sito o via SMS, senza navigare tra i menù. Ma c’è anche l’editoria, con l’aiuto nella digitalizzazione degli archivi del Corriere della Sera, e la partnership recente con il New England Journal of Medicine, che consentirà di implementare funzioni di ricerca testuale.
“Stiamo, inoltre, sviluppando una piattaforma di medical intelligence in grado di aiutare nelle attività investigative, prevenzione e mitigazione dei rischi associati ad agenti biologici” spiega l’azienda a StartupItalia. Tradotto in pratica, grazie all’analisi testuale è possibile incrociare i dati provenienti da centinaia di migliaia di documenti, cartelle cliniche e persino tweet alla ricerca di anomalie epidemiologiche. In futuro, analizzando le cartelle cliniche, potrebbe essere più facile accorgersi di focolai come il tasso anomalo di polmoniti che, secondo alcuni, avrebbe anticipato l’esplosione del Covid.