Complice la pandemia, Pasta Evangelists ha aumentato le consegne di oltre il 300% nel corso 2020, con oltre 1 milione di porzioni vendute a fronte delle 200 del 2016, anno del suo lancio, con costi che vanno dai £7.00 per porzione per ricette più semplici come ad esempio orecchiette con pesto di pistacchio, fino agli £11.95 per quelle più elaborate come tortelloni con ripieno di aragosta
Ebbene si succede anche che il gigante della pasta italiana Barilla acquisti una startup con base a Londra, Pasta Evangelists, specializzata niente poco di meno che nella produzione di pasta e sughi freschi distribuiti online D2C (direct to consumer). L’operazione, il cui valore dell’operazione non è stato reso noto, ma si dice che si aggiri sui 40 milioni di sterline (fonte Reuters), sarà condotta attraverso il corporate venture capital del gruppo alimentare, Blu1877, la società di venture capital di Barilla.
Pasta Evangelists, continuerà a lavorare in maniera autonoma, guidata sempre dal Ceo e fondatore Alessandro Savelli e dai co-fondatori Chris Rennoldson e Finn Lagun, i quali fra l’altro rimarranno azionisti.
Dietro Pasta Evangelists c’è infatti un italiano: Alessandro Savelli, genovese di origine con studi in nord America e esperienze precedenti nel settore bancario, che ha avuto l’idea di “evangelizzare” (da qui il nome dato alla società) il popolo inglese convertendolo alla pasta e ai sughi freschi da assemblare in poche spadellate sul fuoco, senza complicargli troppa la vita con ulteriori passaggi, e per altro ricevendo tutto comodamente a casa per posta.
Pasta Evangelists e il food delivery
Dal 2016 Pasta Evangelists consegna pasta fresca di alta qualità in tutto il Regno Unito, invitando gli inglesi a preparare piatti di pasta fatta in casa a cinque stelle in cinque minuti, e utilizzando solo ingredienti freschi e italiani. Nata come marchio digitale, Pasta Evangelists è diventata la più nota nel settore della pasta fresca e dei sughi pronti di prima qualità nel Regno Unito.
Le sue vendite sono aumentate di oltre il 300% durante 2020, avendo venduto oltre 1 milione di porzioni di pasta durante l’anno, rispetto alle 200 porzioni quando è nata nel 2016. Il suo modello di business si basa su tre pilastri principali: e-commerce, attraverso il sito pastaevangelists.com, un’offerta on demand in crescita esponenziale, e un’offerta al dettaglio che vede Pasta Evangelists che distribuisce i sui prodotti attraverso: Ocado, Amazon, Marks & Spencer e a concessione fisica nella Harrods Food Hall.
Le dichiarazioni dei protagonisti
“La crisi pandemica da Covid – ha sottolineato Gianluca Di Tondo, CMO del Gruppo Barilla – ha cambiato il comportamento dei consumatori, il modo in cui la gente lavora e il modo in cui i prodotti sono distribuiti. La domanda dei consumatori per cibi freschi fatti al momento e di alta qualità sta crescendo così come l’utilizzo dell’ecommerce e di prodotti acquistati in abbonamento. Siamo entusiasti di espandere la nostra famiglia con un brand che si inserisce in questi grandi trend”.
Alessandro Savelli, CEO e fondatore di Pasta Evangelists, ha dichiarato: “Siamo molto orgogliosi di aver stretto questa partnership con Barilla, un’iconica azienda familiare. Con il supporto di Barilla non vediamo l’ora di portare Pasta Evangelists al prossimo livello, che include l’internazionalizzazione e la crescita dimensionale della nostra produzione, pur mantenendoci fedeli ai nostri valori chiave: la freschezza, il fatto-a-mano e l’italianità. Come imprenditore e come italiano, per me questo è un sogno diventato realtà”.
La creazione di un digital Hub a Londra
Ad oggi il volume d’affari estero rappresenta oltre il 55% dei 3,62 miliardi di euro complessivi di Barilla. C’è però un grande potenziale da cogliere, e per questo che Barilla intende attrezzarsi con un approccio innovativo che implica lo sviluppo di nuove capacità, nuovi investimenti e rinnovata la governance sui mercati esteri.
Nonostante un consumo medio pro capite di soli 3,5 kg di pasta all’anno, il Regno Unito è tra i più promettenti mercati internazionali della pasta. Non solo il 71% degli inglesi mangia pasta almeno una volta alla settimana, ma 1 persona su 4 ha aumentato il consumo di pasta durante il lockdown, scegliendolo così come cibo buono, sano, facile da cucinare, sostenibile e “preferito” nel 2020 (fonte: BVA-DOXA 2020). L’espansione di Barilla nel Regno Unito sarà possibile anche attraverso la creazione di un “Digital Hub” a Londra: nuovo centro di competenza dedicato che opererà in modo integrato con la sede di Parma, dove si trovano i centri di competenza per lo sviluppo del cliente, la ricerca e sviluppo e il digitale localizzate, e con le altre sedi Barilla, favorendo lo scambio di informazioni.
Grazie a questa acquisizione, Pasta Evangelists potrà sfruttare le capacità di Barilla per quanto riguarda i piani di crescita non solo nel Regno Unito, ma anche a livello internazionale prossimamente. Dal canto suo, grazie a Pasta Evangelists, Barilla potrà consolidare la sua presente in Gran Bretagna.