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Di acquisti con il telefono cellulare ne parliamo tutti i giorni. Sul carrozzone dei pagamenti mobili sono saltati un po’ tutti – Web company, operatori di telecomunicazioni, banche – con l’auspicio che la dimestichezza che abbiamo con i dispositivi portatili ci allontani ulteriormente dal contante, che in Italia è ancora la prima scelta per 8 italiani su 10. Jeff Bezos, il fondatore e Ceo di Amazon, si è posto in maniera diversa: in che modo possono gli smartphone aiutare lo sviluppo dell’e-commerce? La risposta l’ha lanciata ieri sera e si chiama Fire Phone.

Il primo telefonino della casa di Seattle, destinato per ora e dal 25 luglio solo al mercato statunitense, è interamente votato agli acquisti. La fotocamera posteriore da 13 megapixel dotata della funzione FireFly è in grado di riconoscere oggetti, musica e serie tv andando ad acquistare poi su Amazon nel giro di un paio di click e altrettanti secondi. Per attivarla c’è un tasto dedicato. Così facendo la linea fra negozi fisici e negozi digitali, che per gli scettici è un vero e proprio muro, si assottiglia sempre di più. Immaginiamo, banalmente, una persona in libreria intenta a sfogliare l’ultimo best seller. E una coda alla cassa che scoraggerebbe chiunque. Con un Fire Phone in tasca l’acquisto digitale diventa una scelta (sempre più) naturale.

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“Renderà lo shopping online molto più facile, ha dichiarato l’analista di Forrester Research James McQuievy paragonando la novità all’introduzione dell’one-click checkout nel 1997. Immediatezza, semplificazione: come 17 anni fa Bezos punta su questo per farci spendere online. E lo fa in mobilità, coerentemente con tutti i dati sull’impennata dell’m-commerce. In Italia dovrebbe chiudere il 2014 oltre il miliardo di euro in virtù di una crescita dell’85%, e soprattutto dovrebbe fagocitare il 19% delle intere vendite online (qui tutti i dati). Da un lato, quindi, Bezos cavalca l’onda e dall’altra prova ad approfittare della dipendenza da smartphone per convincere gli agnostici a fare il grande salto. Non solo, fra l’altro, per quello che riguarda l’e-commerce: dentro il Fire Phone ha infilato anche un anno di iscrizione gratuita al (suo) programma Prime, video e musica su abbonamento.

Tornando a FireFly, l’utilizzo della fotocamera per facilitare gli acquisti in mobilità è stato introdotto anche da Apple con iOs 8 (ne avevamo parlato qui). Nel caso della Mela inquadri la carta di credito e compri sugli m-portali senza dover digitare manualmente la stringa di codici. L’intuizione è quella giusta, anche Starbucks si è mossa da tempo con i pagamenti interni all’applicazione mentre ci si trova nel negozio. La startup italiana Sinba, fra le 14 finaliste del GrandPrix (scopri qui le altre 13) sta lavorando nella stessa direzione sfruttando il riconoscimento del cliente all’ingresso mediante le colonnine Beacon (qui abbiamo spiegato di cosa si tratta). Vita dura, insomma, per il Pos in cassa. Sia o meno dotato di Nfc.