Sempre meno carte di credito e bancomat, superate dai pagamenti via smartphone (con le soluzioni di mobile wallet). Così pagheremo in futuro secondo un’indagine di Worldpay, multinazionale londinese specializzata in soluzioni di pagamento online. Gli acquisti li faremo con smartphone, mentre lasceremo nel cassetto carte di credito e bancomat. Il mobile wallet diventerà il mezzo di pagamento più popolare al mondo (per chi non lo sapesse si tratta di app che trasformano il tuo telefono in un portafoglio virtuale per fare acquisti in modo veloce senza digitare i numeri della carta di credito o lasciare altre informazioni).
Già sappiamo quanto e come compreremo nel 2019
Worldpay dà i numeri: nel 2019, 647 miliardi di dollari di consumi con portafogli virtuali, rispetto a 577 miliardi di dollari con carta di credito e 412 con bancomat. Il sorpasso, sempre secondo le previsioni dell’azienda londinese, avverrà nello stesso anno: le transazioni con carta, che oggi rappresentano i 2/3 di oggi di tutti i pagamenti, si dimezzeranno, a favore dei portafogli virtuali (puoi scaricare il report qui).
I protagonisti saranno giganti come Apple e Google, le cui soluzioni (ApplePay, Android Pay) stanno già rivoluzionando la scena e hanno costretto grossi gruppi bancari a investire su app per venire incontro alle esigenze dei clienti. Parliamo di colossi come JPMorgan Chase, che farà il suo servizio di mobile payment: «La prima era dei pagamenti digitali è iniziata con PayPal nel 2000. La seconda era coincide con la nascita dello smartphone e una proliferazione di app che renderanno più agevole il pagamento. Vincerà chi troverà soluzioni sempre più semplici, utili e sicure» spiega Kevin Dallas, responsabile di Worldpay.
Leggi anche: Sfida tra giganti nel mobile payment: JP Morgan vuole mangiarsi Apple con Chase Pay
Notizie che dipingono uno scenario che possiamo così immaginare con una crescita delle app e dei servizi offerti (soluzioni sempre nuove per non annoiare i clienti in un mercato più saturo), la necessità per i commercianti di dotarsi di nuovi strumenti digitali per restare all’avanguardia (e in entrambi i casi le startup potranno giocare un ruolo determinante). E un incremento del mobile marketing per spingere i consumatori a un acquisto destinato a diventare sempre di più di impulso.
E in Italia?
«Sono qualche migliaio gli utenti che usano il mobile wallet. D’altronde se pensiamo alla NFC (tecnologia usata per pagamenti via mobile, ndr) i primi lanci commerciali sono avvenuti nel 2014. Insomma è ancora presto per fare un bilancio» spiega a Startupitalia Valeria Portale, direttore dell’Osservatorio Mobile Payment & Commerce del Politecnico di Milano.
Come andranno le cose in futuro?
«I numeri sono destinati a crescere se pensiamo che in Italia abbiamo 30 milioni di smartphone in circolazione. E che servizi come Apple Pay saranno disponibili a partire dal 2016. Il campo è molto fertile e ci sono grossi gruppi bancari che lanceranno a breve le loro soluzioni sul mercato. Molto dipenderà poi dalla capacità delle aziende di avere nuove idee. L’e-wallet non va considerato solo come mezzo per effettuare pagamenti, ma per offrire servizi aggiuntivi agli utenti. Per esempio, paghi con lo smartphone e in automatico si accreditano punti sulla tua carta fedeltà o poter usufruire di coupon via mobile. E tanti altri vantaggi che possono essere immaginati».
Ottimisti come Worldpay?
«Noi lo siamo un po’ meno. Secondo le nostre stime gli utenti in Italia che useranno il portafoglio virtuale saranno tra i 6 e i 10 milioni nel giro di 4 anni».
Giancarlo Donadio