Coinhouse, criptobanca francese, consolida la sua posizione in Italia e raccoglie 40 milioni di euro da investitori e fondi di investimento
Coinhouse, criptobanca francese che opera in tutta Europa, ha completato un round di finanziamento di 40 milioni di euro e, adesso, vuole accelerare lo sviluppo sul mercato italiano, rivolgendosi a privati e aziende. In Italia opera dal 2021 e conta quasi 3.000 clienti: il suo prossimo obiettivo è accelerare nel nostro Paese con la mission di rendere l’universo criptoattivo più sicuro e trasparente.
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Coinhouse: dalle criptovalute al Web3
Coinhouse è uno dei player in Francia per gli investimenti in criptovalute sia da parte dei privati che di aziende. Nata nel 2015, Coinhouse offre servizi di gestione e transazione su 50 criptovalute con commissioni dell’1% sugli scambi di criptovalute, e un servizio clienti multilingue accessibile a tutti gli investitori europei. Consente di investire in una cinquantina di criptovalute e in prodotti di gestione del risparmio in criptovaluta anche tramite strumenti e servizio clienti in italiano.
Coinhouse – comunicano dall’azienda – continua la sua crescita anche diversificando la sua offerta di servizi e, dall’inizio del 2022, si è aperta al mondo delle criptovalute e alle esigenze di brand e commercianti che si rivolgono al Web3 (un Internet basato sul decentramento e sulla proprietà). In qualità di digital asset service provider, registrato in Francia e Lussemburgo, Coinhouse ha supportato più di 20 importanti marchi francesi e internazionali, consentendo loro di acquisire e detenere in sicurezza proprietà nel metaverso o di accettare pagamenti crittografici convertiti immediatamente in euro per la vendita di oggetti o NFT, senza dover gestire la complessità di un portafoglio o la gestione contabile delle attività volatili.
Il round di finanziamento da 40 milioni
A investire in Coinhouse, per 40 milioni di euro, sono stati: la banca ODDO BHF; i fondi di investimento True Global Ventures, Tioga Capital, XAnge Siparex Innovation, Raise Ventures, CF Partners, ConsenSys, Expon Capital, oltre a diverse famiglie e imprenditori francesi. Un importante traguardo per la criptobanca che consentirà di:
– Sviluppare l’attività di gestione delle risorse crittografiche;
– Effettuare il pagamento in criptovalute accessibile e intuitivo sia per privati che per aziende;
– Accelerare la sua espansione internazionale e studiare opportunità di crescita esterna;
– Facilitare lo sviluppo di Web3 semplificando le transazioni e la gestione degli asset digitali.
“In 5 anni, siamo passati da 5 dipendenti a più di 100, e da un’attività di scambio di criptovalute, una sussidiaria di Ledger, a una scaleup indipendente che ha raccolto un totale di quasi 50 milioni di euro con investitori francesi e internazionali, inclusa una banca europea. Gli operatori tradizionali del mondo finanziario e gli investitori stanno iniziando a cogliere l’enorme potenziale del mercato delle criptovalute, nonostante i suoi cicli e gli sconvolgimenti legati al suo potenziale di innovazione e alla sua giovinezza. Il futuro dei servizi finanziari, dei pagamenti e di Web3 passerà attraverso lo sviluppo delle criptovalute e, quindi, inevitabilmente, attraverso quello di player come Coinhouse che le rendono accessibili e fruibili da tutti”, spiega Nicolas Louvet, co-fondatore e CEO di Coinhouse.