È stato Chief Operating Officer della Apple ed è tornato in Italia per fare l’investitore. Marco Landi è l’attuale presidente di The Digital Box ed ha fortemente voluto la presenza di Guy Kawasaki al Digital Convergence Day
Marco Landi è nato a Chianciano, in Toscana, che decise di lasciare diversi anni fa per trovare la sua strada professionale. “Un giovane toscano partiva dal suo paesino con in mano solo una valigia contenente i valori che gli aveva trasmesso la famiglia”. Così si descrive e si rivede Landi, nell’intervista a StartupItalia!, in quel momento della sua vita che lo ha portato fino a Cupertino, per entrare nel 1993 in Apple ed essere, tra il 1996 e il 1997, il Chief Operating Officer. Al suo arrivo, Steve Jobs non c’era e aveva fondato Next ma fu Marco Landi, assieme a tutti gli altri dirigenti, a volerlo di nuovo in squadra. Ebbe anche la fortuna di conoscere Guy Kawasaki, il più noto evangelist a livello mondiale e il primo di Apple.
Marco Landi è, poi, tornato in Italia, per dedicarsi ad aiutare giovani che, con le loro idee d’impresa, vogliono sfondare in un contesto difficile, di cui tutti enfatizzano la creatività e l’ingegnosità come caratteri distintivi ma in cui, “se vuoi cercare un po’ di soldi per crescere e non hai un buon network, è molto difficile sopravvivere”, dice.
Come è finito in Puglia ed entrato, tra l’altro come presidente, in The Digital Box?
«Ho trascorso 6 estati a Mattinata (provincia di Foggia) ed ho conosciuto, tramite amici in comune, Roberto Calculli, il Ceo di The Digital Box. Quando venne a trovarmi, rimasi molto colpito dalla sua personalità e dalle doti comunicative, tanto da rivedere me stesso da giovane. Mi parlò di quella che era allora una startup e di Ada, il prodotto che avevano sviluppato per la gestione all in one degli strumenti per il mobile marketing.