“Rilanciare il design made in Italy è oggi una priorità”, afferma il CEO Ferrari. Tra gli obiettivi: l’espansione sui mercati globali e l’ampliamento del team
A una sola settimana dal lancio della campagna di equity crowdfunding su 200Crowd, Design Italy, la piattaforma e-commerce di oggetti di design di lusso made in Italy, supera quota 300.000 euro raccolti. “E’, per noi, una grande soddisfazione inaspettata – afferma il founder e CEO di Design Italy, Roberto Ferrari – Un traguardo raggiunto che ci darà modo di innalzare il nostro obiettivo massimo a 500K”. Un grande risultato per una startup innovativa nata solo un anno fa che ha già raggiunto traguardi importanti in Italia e all’estero e una campagna di raccolta fondi, che terminerà il 18 luglio, la quale, a soli 4 giorni dal lancio, era già in overfunding.
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Le chiavi del successo a solo una settimana dal lancio
Cosa ha funzionato particolarmente bene da determinare un tale successo in così poco tempo? Lo abbiamo chiesto al CEO Ferrari, ex direttore generale di ‘Che Banca!’ ed ex Chief Digital and Innovation Officer di Mediobanca. “Devo ammettere che siamo stati coraggiosi. La nostra idea è piaciuta molto, considerando anche il fatto che sono poche le realtà di design made in Italy attive in campo e-commerce. Il driver principale, quindi, credo che sia stata proprio l’idea: rilanciare il made in Italy è oggi una priorità. La nostra piattaforma è inoltre facilmente accessibile e agibile; siamo nativi digitali che abbiamo saputo sfruttare il potere dell’e-commerce. Grazie anche ai webinar proposti in questo periodo abbiamo ottenuto interesse da parte degli investitori. Inoltre, ci ha, senza dubbio, aiutato il Decreto Rilancio, che ha innalzato la detrazione d’imposta per le persone fisiche che investono in startup o PMI innovative dal 30% al 50%”.
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E il Covid ha fatto la sua parte. Dopo due mesi di totale inattività per quanto riguarda la produzione di oggetti di design, dato che non rientravano nelle attività essenziali le quali hanno potuto, invece, continuare a produrre, la spinta e la voglia di rilanciare l’eccellenza italiana si sono fatte sentire. “Per noi, oltre alla domanda, è essenziale capire a fondo l’offerta – spiega Ferrari – Costruiamo, infatti, il nostro catalogo sulla base degli oggetti proposti dai designer. Sono stati mesi molto duri e difficili, durante i quali a stento riuscivamo a spedire, ma abbiamo tenuto duro e cercato di soddisfare quanti più ordini possibili. Poi c’è stato un buco nero, dove le imprese più piccole hanno sofferto, ma adesso è il momento della ripartenza, dell’ottimismo e dell’aiuto reciproco e siamo tutti molto impegnati in chiave di ripresa”.
Prospettive post-Covid nel campo del design
“Mai come adesso si è consapevoli di quanto sia essenziale avere a disposizione una propria piattaforma di vendita online – continua il founder di Design Italy – Penso che il settore del design si riprenderà presto e bene anche se, indubbiamente, gli effetti del Covid-19 si sentono. Abbiamo perso due mesi di fatturato e il Salone del Mobile, ma c’è molto fervore e voglia di recuperare il tempo e il denaro perduto”. Insomma, “Aiutati, che Dio ti aiuta” non è solo un modo di dire e l’ex direttore generale di ‘Che Banca!’ lo sa bene. “Il mio punto di vista è positivo. Credo che il livello di digitalizzazione che ci è stato imposto oggi abbia anche portato i suoi frutti. In questo campo, si va verso un’evoluzione dell’offerta, divenuta più fluida proprio grazie al digitale e meno legata alle scadenze. Il settore del design era indietro per quanto riguarda il rapporto con il digitale e, da un punto di vista commerciale, vivrà una trasformazione. Adesso è prioritario, infatti, ridefinire la comunicazione e la vendita al cliente secondo i nuovi paradigmi che stanno portando ad uno svecchiamento del settore”.
Gli obiettivi della campagna di equity crowdfunding
“Il trend che avevamo delineato di investimenti da parte, soprattutto, di italiani, in questa prima fase della campagna è stato confermato – spiega il CEO – Si tratta, in particolar modo, di business angel che hanno contribuito con investimenti importanti, e di imprenditori più piccoli e più digitalizzati che hanno destinato a noi quote più piccole”. E grazie al traguardo già raggiunto nella prima settimana dal lancio, innalzando l’obiettivo massimo a 500K, Design Italy avrà la possibilità di destinare più fondi ai progetti in programma, in particolar modo all’ampliamento sul mercato estero. “Impiegheremo quanto ottenuto per espanderci nei mercati globali, sia in quello occidentale che in paesi del Sud Est Asiatico, tra cui la Cina, dove vogliamo investire per rendere operativo un progetto che abbiamo in ballo – conclude Ferrari – Inoltre, tra le nostre priorità c’è l’ampliamento del team, con l’inserimento di tre nuove figure entro la fine dell’anno e il rafforzamento del settore marketing; l’implementazione dell’automation e un ulteriore sviluppo del nostro comparto tecnico”.