L’acquisizione di Zedonk permette a Dedagroup Stealth di chiudere il cerchio nella sua offerta It nel ramo moda, entrando nel mercato startup
Fa spese a Londra Dedagroup Stealth, azienda italiana che crea soluzioni IT per il comparto moda. Mimmo Solida, il Ceo, e il suo team, scommettono su Zedonk, startup guidata a Marcia Lazar, che crea software gestionali per le startup del fashion:
«Quando abbiamo incontrato i due fondatori Marcia e Richard abbiamo capito di essere arrivati nel momento giusto per far incontrare le nostre storie. Zedonk nasce perché Richard è un designer e stilista. Lui ha vissuto sulla sua pelle i problemi che un designer indipendente in fase di start up deve risolvere e Marcia lo ha aiutato a trovare la soluzione. Lo hanno fatto talmente bene, che “la soluzione” è diventato il loro business», racconta Solida a Startupitalia.
Un’exit per chiudere il cerchio
Dedagroup Stealth è uno dei leader nell’offerta di soluzioni software che aiutano le aziende ad automatizzare la gestione delle fasi di produzione e distribuzione. Tra i suoi clienti brand come Fendi, Moncler, Trussardi:
«Il 60% dei più grandi brand del fashion e luxury retail in Italia si è affidato a noi. In questi anni, ci siamo focalizzati soprattutto su due fasce di mercato, grandi brand e operatori di medie dimensioni».
L’acquisizione di Zedonk serve a Dedagroup Stealth a chiudere il cerchio, con la startup inglese concentrata su soluzioni per le esigenze delle aziende della moda in fase di startup.
Con Zedonk, l’azienda di Mimmo Solida porta in pancia oltre 650 clienti dei più svariati Paesi e, di riflesso, spinge sull’internazionalizzazione del gruppo.
La base di Zedonk poi è a Londra, e questo consentirà a Mimmo Solida e al suo team di crescere velocemente sul mercato Uk ed estero.
Due exit all’anno
Dedagroup Stealth è parte di Dedagroup (1.700 collaboratori, 3.600 clienti). Il gruppo ha realizzato negli ultimi 10 anni una media di due acquisizioni l’anno. Solida ci spiega con quale logica acquisiscono startup e PMI innovative.
«Non facciamo acquisizioni con obiettivi finanziari, ma in un’ottica industriale di crescita delle nostre competenze, grazie alle società che investiamo. Negli ultimi 10 anni il nostro Gruppo ha finalizzato una media di due acquisizioni all’anno, investendo complessivamente circa 80 milioni di euro».
Moda e Covid 19
Solida ci svela quali sono gli impatti del Covid 19 sul mondo fashion. Per il Ceo, sono tre gli ambiti più colpiti, il retail, il wholesale e il sourcing, nei quali sarà sempre più necessaria una “trasformazione digitale”:
«Il Covid nel retail ha creato un problema immediato di negozi chiusi per lunghi periodi, ma le riaperture vanno gestite in maniera oculata con logiche nuove. La tecnologia può aiutare nel gestire le persone in store, le turnazioni dei dipendenti e la pianificazione degli assortimenti. Il wholesale potrebbe subire un effetto più lungo rispetto al retail di proprietà, con problemi di resi e in generale di volumi di vendita ridotti. La pianificazione e la comunicazione stretta con il brand diventano quindi la chiave per reagire velocemente alle necessità. Sul tema del sourcing è fondamentale avere canali paralleli di approvvigionamento, in modo da poter gestire lockdown anche lunghi su paesi chiave a livello di fornitura».
Successo per le startup della moda? «Nella scelta dei partner finanziari»
Dedagroup Stealth deve il suo successo alla capacità di scegliere una strada (la moda) e verticalizzare, creando soluzioni per il comparto. Un’opportunità, di essere verticale, garantita – ammette Solida – anche dalla possibilità di avere alle spalle la forza di un partner forte.
«Se l’estrema specializzazione è un vantaggio, talvolta può anche rappresentare un rischio, perché può essere più difficile guardare ai trend che si affacciano sul mercato, sia dal punto di vista tecnologico che culturale e di business. Noi abbiamo alle spalle la forza di un gruppo, Dedagroup appunto, che ha diverse specializzazioni, come per esempio nel mondo del banking e finance, o del Cloud, così come in altri segmenti industriali. Questo ci consente di avere una solidità patrimoniale che garantisce investimenti anche in casi di calo su uno specifico mercato».
Forte della sua esperienza e dei traguardi raggiunti nell’abbinare moda e tecnologia, Solida offre alcuni consigli ai giovani startupper del fashion:
«Credo che i principali ingredienti che possono consentire a qualsiasi idea e progetto di trasformarsi in un’impresa siano la grande passione, e un mercato complesso come la moda ne richiede davvero molta; l’attenzione al cliente, il coraggio di portare avanti la propria idea senza il timore di sbagliare e l’essere pronti a ricominciare davanti ai fallimenti. Inoltre, al giorno d’oggi, vanno scelti in anticipo i partner finanziari e di business per sostenere l’idea».