La startup di Padova è stata selezionata per un percorso di accelerazione di 8 settimane (previsto anche l’ingresso nel capitale con 100mila dollari)
Il team di Ez Lab mette un piede in Silicon Valley (Salinas, California, per essere precisi) grazie al progetto AgriOpenData. Proprio così, il team della startup di Massimo Morbiato (ceo e founder) è fra le 10 aziende ammesse per il 2017 a Thrive AgTech, fra gli acceleratori di riferimento a livello mondiale per quanto riguarda agritech e smartfood. L’accesso al programma di accelerazione (che durerà otto settimane) è accompagnato da un investimento di 100 mila dollari da parte del fondo collegato SVG Thrive Fund: 50 mila cash e 50 mila in servizi di mentorship, a fronte di un ingresso nel capitale per una quota del 5%. Al termine di questo percorso, Ez Lab potrà presentare la sua piattaforma al servizio dell’agricoltura AgriOpenData il 28 e 29 giugno nel corso del Forbes AgTech Summit appuntamento che riunisce i maggiori player e investitori a livello mondiale nel settore, per fare il punto sulle innovazioni e sugli scenari futuri nell’agricoltura. La selezione per accedere a Thrive ha visto in campo nella fase finale 135 aziende di 29 paesi diversi. «Ora ci giochiamo la partita più importante, un’occasione che siamo decisi a non lasciarci sfuggire» ha detto proprio Massimo Morbiato.
Massimo Morbiato, ceo e founder di Ez Lab, nel corso di un evento FiWare
Dal campo allo scaffale, con la blockchain
AgriOpenData è una piattaforma software in grado di gestire e rendere accessibili le informazioni provenienti dal campo, dai trattamenti effettuati su ciascun lotto di terreno fino alle quantità di raccolto: una novità che facilita l’assolvimento dell’obbligo di legge legato alla compilazione del registro dei trattamenti agricoli e consente al tempo stesso di certificare la sostenibilità ambientale e la qualità dei prodotti. Una sorta di cartella clinica, accessibile anche dal proprio smartphone, che consente all’agricoltore di migliorare al tempo stesso l’efficienza: grazie all’aggiornamento costante e allo storico dei dati è possibile ad esempio ridurre l’uso di fitofarmaci impiegandoli in modo mirato, proprio come fa il medico che prescrive il farmaco dopo aver esaminato il paziente e la sua cartella clinica. Non solo: grazie all’applicazione della tecnologia blockchain si possono tracciare i passaggi della filiera dal campo allo scaffale del supermercato, con importanti ricadute nell’ambito della sicurezza alimentare, cui già guardano con interesse alcune aziende del settore.
Smau, H-Farm, Seeds & Chips
AgriOpenData è stata lanciata sul mercato a ottobre 2016 in occasione di Smau Milano, dove ha vinto il premio Lamarck. Il mese successivo la startup è stata selezionata per il Food Accelerator di H-Farm, cui ha partecipato con altre 5 realtà individuate fra le oltre 260 iniziali. L’8 maggio 2017, poi, assieme al CNR, sarà fra le realtà protagoniste dell’apertura di Seeds & Chips Global Food Innovation Summit, uno degli appuntamenti di riferimento a livello mondiale per quanto riguarda l’innovazione nell’ambito del food. Nell’agenda di Morbiato e del suo team c’è anche è Berlino a giugno 2017, quando EZ Lab sarà fra le aziende selezionate per un evento presso l’ambasciata italiana e un tour degli incubatori della capitale tedesca, promosso dal 14 al 16 giugno in occasione dell’edizione Smau Italy Restarts Up a Berlino.