Facebook si trasforma in una banca. Il social network ha appena ricevuto la licenza dalla Banca Centrale irlandese e potrà operare come servizio di pagamento nei Paesi della UE. L’autorizzazione giunge dopo due anni di attesa e consentirà all’azienda di Palo Alto di diventare un emittente di moneta elettronica, offrendo agli utenti la possibilità di trasferire soldi nello stesso Paese e tra nazioni diverse e di depositarli. Il tutto sarà possibile grazie a una società sussidiaria, il cui nome non è stato ancora rivelato alla stampa.
La Banca di Facebook
Da tempo l’azienda di Mark Zuckerberg sta adottando strategie per diventare un’istituzione finanziaria a livello globale. In America gli utenti possono già trasferire denaro attraverso l’applicazione di Messenger. Per inviare soldi a un amico è sufficiente aprire l’app, selezionare l’icona con il simbolo del denaro, la cifra e scegliere la carta, che è associata all’invio, un servizio a oggi completamente gratuito. Per garantirlo il social network ha stretto alcune partnership strategiche, come quella con PayPal.
L’autorizzazione dalla Banca Centrale irlandese porta Facebook a espandere il servizio in Europa, e non solo. Il social potrebbe diventare a tutti gli effetti un servizio finanziario e consentire ai suoi utenti di depositare soldi, trasferirli o comprare oggetti online.
Zuck inizierà mangiandosi i money transfer
Secondo TechCrunch, Facebook potrebbe lanciarsi nel settore dei trasferimenti all’estero, un business con numeri incredibili. Nel 2015, i lavoratori stranieri hanno inviato nei loro Paesi una cifra come 583 miliardi di dollari.
In alcuni nazioni in via di sviluppo, questi soldi sono responsabili di quasi il 30% del prodotto interno lordo. Il mercato oggi è dominato da due aziende, Western Union e Money Gram, con fee che vanno dall’8% fino al 29%. Un terreno in cui si sono poi inserite anche delle fintech, la più famosa è TransferWise.
Facebook potrebbe sbaragliare la concorrenza e controllare il mercato, offrendo delle fee più basse rispetto ai competitor e una migliore user experience attraverso le sue app per mobile, sono 600 milioni gli utenti che accedono ai servizi dell’azienda via smartphone.
Tutti quelli che vengono emarginati dalle banche
Un altro scenario possibile vede Facebook diventare un’opportunità per le tante persone che non usano banche, ma potenzialmente potrebbero comprare online. Secondo McKinsey, sono 2,5 miliardi gli “unbanked” nel mondo. In queste economie il cash è la forma di pagamento più usata, ma l’introduzione della moneta elettronica attraverso il social network potrebbe presto cambiare le carte in tavola.
Non è difficile immaginare un futuro in cui i lavoratori dei Paesi in via di sviluppo decideranno di farsi pagare, mettere i loro soldi nella banca del social network, per poi comprare e trasferire soldi, usando le app.