Uno strumento agile e facile da attivare: della burocrazia si occupa Farmakom, ai farmacisti non resta che vendere
Arrivare là dove nessun e-commerce è mai giunto prima: nella vita di tutti i giorni, al fianco di chi da sempre si occupa del benessere e della salute di tutti i suoi clienti. È quello che è riuscito a Farmakom, la creatura nata dall’incontro tra Andrea Mangilli, Massimiliano Misseri e Alberto Trussardi: una soluzione SaaS per le farmacie, capace in pochi mesi di far segnare numeri notevoli grazie a un approccio decisamente pratico. Dare agli esercenti un prodotto ritagliato sulle loro esigenze, semplice da usare e da inserire nel flusso di lavoro consolidato, ma che offre al contempo ampi margini di crescita del fatturato a strutture di tutte le dimensioni.
Un incontro fortunato
Trussardi e Mangilli non sono alla prima esperienza insieme: da tempo sono soci e hanno dato vita persino a un veicolo di investimento – DNH Investment Partners – che gli permettesse di far sviluppare rapidamente idee e proposte digitali. L’incontro con Misseri, che vanta una solida esperienza nel settore farmaceutico, ha dato vita a una di queste opportunità: la conoscenza di quest’ultimo di un mercato che ha subito una profonda rivoluzione nel 2014, quando è stata introdotta la norma che consente la vendita dei prodotti farmaceutici online, ha creato l’occasione perfetta per mettersi al lavoro.
“Farmakom è frutto di un lavoro di tre anni ed è partita dall’ascolto dei farmacisti stessi” spiega Mangilli a StartupItalia!, in una chiacchierata a tre con il suo socio Trussardi. Il percorso seguito da Farmakom è molto particolare, è frutto dell’unione tra le competenze tecniche dei due fondatori di DNH con l’esperienza nel settore di Misseri: l’infrastruttura tecnologica di Farmakom è modellata sulla base di anni di sviluppo di soluzioni per l’e-commerce, ma il modo in cui funziona e il modello di business che c’è dietro è tagliato su misura per il mercato a cui viene proposto.
Così si spiega anche il successo immediato nel settore: in pochi mesi dal lancio ufficiale già decine farmacie in tutta Italia hanno adottato la piattaforma SaaS per creare il proprio e-commerce, raccogliendo rapidamente una base di utenti complessiva di oltre 160mila clienti e generando un totale di transazioni che supera gli 11 milioni di euro. Anche grazie al rapporto diretto tra Farmakom e i suoi clienti: “Farmakom è fatta di persone che tengono vivo il rapporto tradizionale con i farmacisti: abbiamo una rete di agenti attiva in tutta Italia, che ascolta le richieste e fornisce risposte personalizzate” racconta Trussardi. Tipicamente i tempi tecnici per attivare il servizio non superano i 5 giorni lavorativi.
Un’opportunità in più
“Quello che offriamo non è una trasformazione di un servizio, ma la sua evoluzione” continua Mangilli. Farmakom non cambia il modo in cui i farmacisti lavorano, gli mette solo a disposizione una serie di strumenti chiavi in mano da utilizzare. Servono le stesse competenze e le stesse forniture già utilizzate per la farmacia tradizionale: il sistema è collegato al database nazionale dell’Agenzia del Farmaco e contiene già i rifermenti merceologici a tutti i prodotti comprensivi di foto aggiornate e di bugiardino.
In questo modo si può gestire un unico inventario: spesso, spiegano Mangilli e Trussardi, la figura che si occupa di questo nuovo ramo di impresa è lo stesso addetto alle scorte della farmacia che in questo modo acquisisce un nuovo ruolo all’interno dell’organizzazione. “Con questa piattaforma si raggiungono facilmente 2.000 ordini al mese in poche settimane” continua Mangilli, grazie anche al fatto che sono già compresi nel servizio una serie di strumenti che consentono di ottimizzare la propria presenza sui principali comparatori di prezzi (rendendo efficiente e abbordabile un programma di marketing su misura), così come il pagamento elettronico e le procedure di spedizione sono semplificate grazie all’integrazione con le tecnologie dei principali operatori del settore. I dati sul transato, inoltre, sono sfruttati per essere elaborati e fornire indicazioni utili a prendere decisioni strategiche: “Abbiamo portato i big data nel mondo farmaceutico, per la prima volta” afferma Trussardi.
Alberto Trussardi e Andrea Mangilli
È un mercato in forte crescita quello italiano della vendita dei farmaci su Internet: in particolare per quanto attiene il giro d’affari delle farmacie cosiddette “periferiche”, ovvero quelle che non godono dello stesso afflusso di clienti degli esercizi storici o che sono piazzati in luoghi centrali. “Aumentare il volume di vendita significa avere maggior potere contrattuale con i loro fornitori – spiega ancora Mangilli – possono strappare un prezzo migliore e aumentare così i loro margini anche nella vendita al dettaglio, per loro è un’opportunità in più”.
I numeri
Alcuni dei numeri di Farmakom li abbiamo già citati: 11 milioni di euro di transato sulla piattaforma, oltre 160mila clienti serviti con oltre 250mila ordini completati. Il fatturato attuale supera già i 550mila euro. “Ci abbiamo messo meno di un anno a raggiungere il pareggio rispetto al nostro investimento iniziale” ci racconta Trussardi, che spiega anche come i soci abbiano preso una decisione inusuale in questo settore: non hanno cercato finanziatori esterni, hanno investito in proprio e scommesso sul successo di Farmakom.
Una scommessa evidentemente vinta. Tanto da spingerli a pensare a un programma partner da attivare con le web-agency che potrebbero diventare veri e propri rivenditori Farmakom in grado di stare ancora più vicino alle farmacie cliente. Così come di avviare un progetto di internazionalizzazione: che vedrà replicato il modello altamente scalabile di Farmakom in altre nazioni europee partendo da Spagna e Germania. Tanto per iniziare.